Recentemente è entrata in vigore la legge 24 marzo 2012, n. 27 recante disposizioni per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività. In tale legge, tra le tante disposizioni, una disciplina l’apertura di farmacie in base ad un nuovo criterio demografico. E’ infatti stato stabilito che d’ora in poi vi sia una farmacia ogni 3.300 abitanti mentre prima il criterio era di una ogni 5.000 per comuni fino a 12.500 abitanti e per gli altri comuni una ogni 4.000. L’apertura di un’ulteriore farmacia può avvenire, a discrezione dei comuni, anche qualora la popolazione eccedente rispetto al nuovo quorum (3.300), sia superiore al 50% del parametro stesso (1.651).Da ciò ne viene che, essendo il comune di Trento abitato da 116.861 cittadini e avendo attualmente sul proprio territorio 28 farmacie, in un prossimo futuro nella nostra città assisteremo all’apertura di 7 nuove farmacie che, secondo normativa, non potranno essere di proprietà pubblica. Spetta però al comune autorizzare dove, come e quando queste apriranno. Quest’ultimo aspetto non susciterebbe perplessità se non fosse per il fatto che il comune di Trento è proprietario di ben 10 delle 28 farmacie presenti sul nostro territorio. E’ evidente che ciò lo pone in pieno conflitto di interessi. Dunque non è infondato il timore che, le nuove farmacie, verranno autorizzate e aperte in porzioni di territorio dove, a prescindere dal numero dei suoi abitanti, non potranno intralciare gli interessi di quelle comunali. Questo è un rischio reale in quanto la legge definisce sì il quorum ma non entra nel merito del territorio su cui le farmacie possano sorgere; questo evidentemente lascia libero arbitrio a quanti, in posizione di forza, intendano trarne vantaggio.L’unico criterio da tenere in considerazione per dare un ottimo servizio alla cittadinanza è quello della popolazione residente nelle varie circoscrizioni, dividendo il numero degli abitanti per 3.300 e considerando il resto superiore a 1.651.Quindi:
Circoscrizione | Abitanti | Farmacie esistenti | Farmacie potenziali | Totale auspicabile | |
Oltrefersina | 18.800 |
4 (2comunali) |
+ 2 | 6 | |
S. Giuseppe – S. Chiara | 17.424 | 4 (3comunali) | + 1 | 5 | |
Mattarello | 5.939 | 1 | + 1 | 2 | |
Povo | 5.649 | 1 (1comunale) | + 1 | 2 | |
Argentario | 12.472 | 3 (2comunali) | + 1 | 4 | |
Gardolo | 14.487 | 3 | + 1 | 4 | |
Ravina – Romagnano | 5.014 | 1 | + 1 | 2 | |
Bondone – Sopramonte | 5.117 | 1 | + 1 | 2 | |
Villazzano | 5.059 | 1 | + 1 | 2 | |
Meano | 4.937 | 1 (1 comunale) | 0 | 1 | |
Centro storico – Piedicastello | 20.867 | 8 (1 comunale) | – 2 | 6 | |
Sardagna | 1.101 | 0 | 0 | 0 |
Da questa premessa la domanda giunge spontanea e per questo il sottoscritto consigliere comunale interroga il signor Sindaco o l’Assessore competente per sapere:
- se può indicare quali criteri l’amministrazione comunale intenda adottare per individuare dove, come e quando verrà autorizzata l’apertura di nuove farmacie;
- se può garantire che l’unica preoccupazione dell’amministrazione comunale, nell’individuare e definire le zone dove sorgeranno le nuove farmacie, sarà il servizio sociale che queste dovranno garantire e non la preoccupazione di proteggere dalla concorrenza quelle di proprietà del comune;
- se può garantire che, da parte dell’amministrazione comunale, non ci saranno interferenze di sorta a vantaggio delle farmacie comunali e a svantaggio di quelle private;
- se può garantire che non verranno aperte nuove farmacie dove già ne esistono o sono addirittura in sovrannumero rispetto al numero degli abitanti come ad esempio nella circoscrizione Centro storico – Piedicastello;
- se può garantire che, al fine di assicurare un’equa distribuzione delle stesse sul territorio, nell’individuare le zone nelle quali collocare le nuove farmacie verranno sentiti l’Ordine dei farmacisti e l’Azienda sanitaria;
- se può impegnarsi ad informare l’aula dell’evolversi della pianificazione riguardo l’apertura di nuove farmacie.