Gruppo Consiliare FdI: “I dati sui pazienti oncologici evidenziano l’importanza degli ospedali e della medicina territoriale nella diagnosi e nel trattamento precoce dei tumori”

Come ben sappiamo, la pandemia ha gravato, e continua a gravare, sul sistema sanitario nazionale e su quello trentino. Lo sforzo profuso da medici e personale sanitario in questi due anni di pandemia ha permesso alla sanità di reggere l’urto, ma certamente su alcuni fronti non ci si è riusciti del tutto. E’ risaputo che la mancata diagnosi e il mancato trattamento precoce delle neoplasie recano grave pregiudizio alla prognosi della stessa malattia. Rispetto al 2019, prima dell’emergenza Covid-19, negli anni a seguire i pazienti presi in carico in Trentino per problemi oncologici sono stati meno per quasi tutte le tipologie di tumore. Forse perché è prevalsa una scarsa attenzione alla prevenzione e ai sintomi premonitori, campanelli d’allarme della malattia, da parte dei pazienti, ma anche a causa di una medicina territoriale in grande carenza di professionisti. Ad onor del vero non va neppure trascurato il fatto che molti pazienti sono propensi a scegliere di farsi operare in strutture ospedaliere extra provinciali per i più svariati motivi. Uno di questi potrebbe essere l’angosciante attesa per un intervento salvifico.

Dai dati in possesso emerge che in molti casi, nonostante il minor numero di pazienti presi in carico, non si è saputo intervenire rispettando i tempi d’attesa secondo la classe di priorità per una oggettiva difficoltà organizzativa, ma anche per una carente visione nell’ambito della programmazione dei servizi sanitari in tempo di emergenza ed un’allarmante carenza di personale.

A partire da queste considerazioni, è importante che l’organizzazione del nostro sistema sanitario da subito venga preparato e organizzato per rispondere con prontezza e flessibilità alle potenziali nuove recidive pandemiche senza andare a intaccare l’andamento dei reparti ospedalieri e della sanità territoriale, in particolar modo le realtà dedicate ai pazienti oncologici. A due anni dallo scoppio dell’emergenza Covid sono chiare le sfide a cui bisogna prepararsi qualora il virus si ripresentasse con maggiore virulenza, ed è dunque necessario che si superi il continuo stato di emergenza e le misure di contrasto al Covid divengano strutturali. Come evidenziano i dati sui pazienti oncologici, ciò passa anche e soprattutto da un potenziamento della sanità territoriale perché diventi davvero accessibile e vicina al paziente. Si investa maggiormente e con convinzione sugli ospedali di valle e sulla medicina territoriale nella lotta ai tumori, valorizzando appieno tutti i professionisti, siano essi pubblici o privati senza alcun pregiudizio.

Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia

Cons. Claudio Cia – Presidente del Gruppo Consiliare

Cons. Alessia Ambrosi

Cons. Katia Rossato

Le foto della conferenza stampa:

 

L’articolo su “L’Adige” del 18.03.2022:

Su “L’Adige” del 03.11.2022, alcune statistiche fornite da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) sul numero degli interventi per tipologia di tumore su residenti trentini:

Sempre su “L’Adige” del 03.11.2022, alcuni grafici che mostrano il trend sulla mobilità attiva e passiva per i ricoveri per tumore e il rispetto dei tempi per interventi Rao A di 30 giorni:

Esito dell'iniziativa

 

 

Comunicato stampa inviato ai media locali a seguito della conferenza stampa tenutasi il 17.03.2022.

 

I dati forniti dall’Apss:

Dati liste di attesa interventi oncologici

 

La legenda per i dati:

Legenda interventi oncologici

 

 

L’articolo su “La Voce del Trentino“:

Fratelli d’Italia denuncia: l’azienda sanitaria non rispetta le liste d’attesa

 

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