Giudizio costante degli elettori su compensi, rimborsi e fondi ai gruppi consiliari

I recenti eventi sui vitalizi dei politici regionali, accolti dalla popolazione con stupore, indignazione e con un pizzico di ironia agrodolce condita dai Sex Toys comperati a spese della cittadinanza da una disinibita Consigliera Regionale, hanno provocato una serie di imbarazzanti giustificazioni: “mea culpa”, “io c’ero e non ho visto nulla” e “beccato con le dita nella marmellata restituisco subito il dolcetto”.
La rituale accusa di demagogia che al solito taluni e attempati politici asseriscono quando si sentono minacciati nei loro personali interessi, viste le cifre esposte, è caduta miseramente di fronte alla manifesta colpevolezza di chi, i politici, di fatto c’erano ma “nulla noi sapevamo!”.

Ciò mostra, per chi prima non si era avveduto della situazione, la presenza di una cupola omertosa, di cui or ora si è svelata la sostanza e di cui fra poco cominceremo a vedere le tentacolari ramificazioni di sistema controllato e controllante, clientelare, creatore di privilegi, oltre a altre varie schifezze che inevitabilmente pensiamo nel prossimo futuro verranno a galla.

E vi è un dato che balza all’occhio: ora che i “giochetti non solo erotici” sono stati svelati, come facciamo ad avere fiducia di questa classe politica che ha taciuto per proprio interesse personale, collusa nella difesa non della propria attività di servizio nell’interesse della cittadinanza ma della propria concezione della politica come “lavoro arricchente”? Non è moralmente accettabile che, mentre la signora Borgonovo Re annuncia tagli dolorosi alla sanità trentina di 50 milioni di euro per i prossimi due anni, i soldi messi a disposizione una tantum per 90 politici sono stati 120 milioni. Ci rendiamo conto della sproporzione di queste cifre, se ne rendono contro i Rossi, i Panizza, i Civico e compagnia bella? Dopo quello che è successo se vogliamo aprire gli occhi è di una evidenza lampante che queste persone politiche non hanno più la fiducia di noi cittadini.

Non solo questa classe politica deve andarsene a casa, ma noi del Gruppo di Civica Trentina di Trento proponiamo di rivedere anche quanto avviene nel nostro Comune di Trento. Compensi, rimborsi e fondi ai gruppi devono sottoporsi costantemente al giudizio degli elettori. In altre parole proponiamo che tutto venga reso il più possibile trasparente, agevolmente accessibile e disponibile ai cittadini per non ritrovarci in futuro a fare scoperte inattese; non è comprensibile ad es. che il cittadino non sappia quanto percepisce Sindaco, Assessori, Presidente di Consiglio e di Circoscrizione, Consiglieri comunali e circoscrizionali.

Premesso quanto sopra s’impegna il Sindaco e la Giunta a rendere pubblico sul sito web ufficiale del Comune di Trento:

  • i CUD dei singoli politici eletti derivante dall’attività di giunta, consiliare e circoscrizionale;
  • i rimborsi inerenti all’attività di ogni politico eletto, i fondi riconosciuti e usati dai gruppi, ecc…

Esito dell'iniziativa

 

Ordine del giorno depositato il 19 marzo 2014, discusso nella seduta dell’8 ottobre 2014: ritirato, perchè le normative vigenti non consentono di approvare l’ordine del giorno

 

Leggi l’estratto della discussione:

 

Giudizio costante degli elettori su compensi, rimborsi e fondi ai gruppi consiliari

 

 

 

Guarda l’articolo sul quotidiano “l’Adige”: Indennità e gettoni sul web

 

Vedi anche l’odg: Operazione “Trasparenza totale”

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