Grandi carnivori, Cia (FdI): “Fugatti ha fatto ciò che poteva. Serve la delega per una gestione in Autonomia”

«Io e il gruppo consigliare di Fratelli d’Italia riteniamo che il presidente della Provincia Maurizio Fugatti abbia fatto quel che poteva, nella gestione dell’orso». Il consigliere provinciale Claudio Cia prende le distanze dagli attacchi arrivati nelle scorse ore anche dalle file del suo partito. Lo fa pur «senza voler polemizzare con nessuno», ma chiarendo che lui sull’orso non fa campagna elettorale, «anche perché è un tema macchiato di sangue umano». E spiega il suo pensiero: al di là di dire che Fugatti ha fatto quel che ha potuto, per il futuro si augura che il tema dei grandi carnivori passi di competenza delle due province autonome. La presa di posizione di Cia non arriva a caso. Nelle scorse ore da parte del suo partito si erano moltiplicate le critiche o le iniziative che, diciamo, non erano esattamente di aperto sostegno al governatore. L’onorevole Alessandro Urzì ha parlato di gestione in solitaria, l’ex consigliere provinciale Giacomo Bezzi di autocritica necessaria. E la candidata presidente Francesca Gerosa ha avviato il suo “Tavolo provinciale di lavoro e confronto con esperti e stakeholders sulla gestione dei grandi carnivori“. Un’iniziativa evidentemente non concordata né con il presidente né con le strutture provinciali.

Anche senza voler essere maliziosi, l’impressione di una presa di distanza dalla politica di Fugatti c’era tutta, tanto che lui l’altro ieri, punzecchiato sulle esternazioni degli alleati il governatore ha sbottato: «Non mi risulta che al momento siano alleati». Ecco, in questo contesto, il consigliere Cia ha voluto chiarire la sua posizione. Sua e del gruppo consigliare, chiarisce, «che per altro aveva già espresso la sua solidarietà al presidente, al momento della querela degli animalisti». Cia spiega: «Noi crediamo che, tenendo conto di quelli che sono i limiti di competenza, imposti dalle norme nazionali ed europei, ha fatto quel che poteva. Basti un dato, per dimostrarlo: non mi risulta che a nessun presidente di Provincia sia stata assegnata la scorta, perché minacciato per aver preso posizioni in difesa del territorio sul tema dell’orso. Questo dimostra per lo meno che Fugatti ha lavorato. Credo che sia stato fortemente limitato anche dalle sentenze, chiunque si sarebbe fermato, davanti alla sentenza del Consiglio di Stato».

Quanto al futuro, Cia vorrebbe intanto vedere limitato il numero di plantigradi sul territorio, perché «ormai non rischiano più l’estinzione, abbiamo superato la quota di 50 esemplari, ritenuta necessaria per garantire la specie. Ora serve evitare che i territori scoppino». E poi il consigliere vorrebbe che «l’autonomia avesse la delega oggi in capo allo Stato, perché forse potrebbe gestire questa criticità in modo più efficiente. Su questo dovremmo lavorare, portando la proposta sul tavolo della commissione dei Dodici».

Non attacca i compagni di partito, perché «io non critico quel che fanno gli altri», ma parla per sé. Ed è lapidario: «Non uso il tema dell’orso per campagna elettorale, perché è un tema che si è macchiato di sangue umano».

L’articolo su “L’Adige” del 24.04.2023:

Esito dell'iniziativa

 

Articolo pubblicato su “L’Adige” del 24.04.2023.

 

Su “L’Adige” del 25.04.2023, la reazione del Commissario provinciale di FdI Alessandro Urzì alle mie dichiarazioni:

 

 

Anche su “Il T” del 25.04.2023, vengono riportate le dichiarazioni del Commissario provinciale di FdI nei miei confronti:

 

Su “Il Dolomiti“, la mia risposta in merito alle dichiarazioni dell’On. Urzì:

Orsi e Fugatti, è scontro in FdI. Cia risponde a Urzì: “Il gruppo consiliare è unito. Sui temi politici la mia coerenza è già dimostrata”

 

Su “L’Adige” del 26.04.2023, continua il dibattito sul tema:

 

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