Sono giunte allo scrivente numerose segnalazioni riguardanti una serie di avvistamenti di grandi carnivori presso i centri storici dei paesi delle nostre valli, soprattutto di notte. Questa situazione, unita al timore legato all’emergenza sanitaria in atto, rischia di rinchiudere ulteriormente le persone nelle loro case.
L’attuale disciplina della materia è da ritenersi piuttosto fragile, in quanto fondata sulla sentenza della Corte Costituzionale n. 215 del 2019 che ha riconosciuto la legittimità dell’art. 1 della l.p. n. 9 dell’11 luglio 2018 che autorizza – per giustificato motivo e qualora non esista altra soluzione valida – “il prelievo, la cattura o l’uccisione” di orsi e lupi. Il rischio, sempre presente, è che di fronte ad un nuovo ricorso, la Corte costituzionale possa esprimersi in maniera diversa, stravolgendo l’attuale impianto su cui si basano le politiche provinciali.
Alla luce della nomina del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio Roberto Cingolani, definito “interlocutore attento e privo di posizioni ideologiche” dal Presidente Fugatti in un articolo recentemente apparso sulla stampa locale, si ritiene si possa continuare nel percorso avviato nel 2017 con l’approvazione da parte della Commissione paritetica Stato-Regioni per il Trentino e l’Alto Adige della proposta di norma di attuazione sulla gestione del progetto “Life Ursus”.
Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere se essa non ritenga opportuno coinvolgere la Commissione dei 12 e il Ministero competente per un consolidamento della competenza provinciale riguardante la gestione dei carnivori attraverso l’approvazione della relativa norma di attuazione dello Statuto speciale.
Cons. Claudio Cia