Guerriglia tra africani in Piazza Dante, non possiamo stare a guardare…

Una comitiva di cinquanta baldanzosi africani, una “tranquilla” piazza e uno smartphone svanito nel nulla: mescolate il tutto con cura e otterrete la migliore nitroglicerina fatta in casa. Manca poco all’ora di pranzo, quando davanti alla stazione di Trento si scatena una violenta guerriglia, tombini divelti, cestini distrutti, lanci di segnaletica stradale diretti a provocare lesioni e magari uccidere.

Lungi da noi artifizi di generalizzazione o spirito di razzismo, l’episodio conferma che ci ritroviamo ad aiutare persone con aspettative (casa e lavoro) che il nostro territorio non è in grado di garantire. Ecco quindi che molti stranieri divengono il braccio operativo di spacciatori e criminali senza scrupoli, veri e propri sfruttatori della sofferenza altrui, che si deliziano del nostro folle buonismo.

La Provincia deve avere il coraggio di mutare il suo operato, rinunciando in primis a programmi di accoglienza caratterizzati da assenza di realismo, programmazione e previsione. Conosciamo la vergognosa prassi: gli esponenti della maggioranza Pd-Patt-Upt si preoccupano di garantire vitto, posti letto, telefoni e ricariche gratis, ma per converso tralasciano di dirci quale futuro propongono a questi immigrati perennemente annoiati. Ciò che a parole si vuol far passare come una risorsa in realtà si sta rivelando un problema; chi oggi è accolto e sfumato non di rado domani si può rivelare un pericolo.

Elemento di maggiore gravità è l’inettitudine di un sindaco che non è in grado di dare certezze circa la sicurezza pubblica lasciando Trento in balia della paura. Ad esempio, gli otto profughi allontanati dal Cinformi che fine faranno, se non quella di bighellonare e far esplodere prima o poi la loro rabbia? Urge una riflessione seria e spassionata: cui prodest? A chi giova questa situazione di allarme sociale? Per quanto tempo la politica sarà in grado di nascondere la polvere sotto il tappeto?

Il rischio di creare conflitti culturali è all’orizzonte, assieme ad una crescente insofferenza sociale. Oggi nord-africani e centro africani si picchiavano come selvaggi nella preistoria, senza freni inibitori, determinati esclusivamente ad eliminarsi sicut bestias. E domani cosa accadrà?

Claudio Cia

L’articolo sul quotidiano “Trentino” del 13 giugno 2016:

Basta, non possiamo stare a guardare

L’articolo sul quotidiano “l’Adige” del 13 giugno 2016:

Fugatti e Cia all'attacco, situazione inaccettabile

Esito dell'iniziativa

 

Comunicato inviato ai media locali il 13 giugno 2016.

 

 

In allegato a fondo pagina l’articolo sul quotidiano “Trentino” del 13 giugno 2016.

 

 

L’articolo su “l’Adige” online: Maxi rissa in città: opposizioni all’attacco

 

L’articolo su “La Voce del Trentino”: Mega rissa in piazza Dante, coinvolti 50 immigrati

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