“Il Bondone diventi la montagna delle famiglie”, questo è quanto vanno chiedendo i cittadini di Trento, gli operatori turistici e gli esercenti delle attività commerciali del posto. Recentemente, all’inizio della stagione invernale, nella piana delle Viote è stato aperto al pubblico uno scempio ambientale adibito a parcheggio. Vista la crisi economica attuale, all’amministrazione pubblica pare non gli sia sfuggita l’occasione di sfruttare anche questo luogo per “far cassa”. Mentre un tempo, chi si recava alle Viote per svagarsi poteva parcheggiare liberamente, oggi si trova a doversi districare con 4 differenti realtà di sosta:
- 3 euro al dì con pagamento c/o la cassa dell’Asis posta nel piazzale antistante la “capanna Viote”;
- 2 euro per 3 ore (pagamento con totem) non divisibili in frazioni nel nuovo parcheggio sovrastante il dismesso “rifugio Viote”;
- 1 euro all’ora (pagamento con totem) sul retro della “capanna Viote”;
- 1 ora con disco orario nella medesima zona.
Preme anche sottolineare che tali parcheggi sono ben presidiati dagli operatori preposti a sanzionare gli eventuali trasgressori.
Quanti, in questi ultimi mesi, hanno frequentato le Viote per lo sci e per lo svago familiare hanno subito un provvedimento tariffario che, nei costi e modalità, non giustificano in quanto sembra equiparare il Bondone ad un centro cittadino. In effetti, non si può negare che la politica delle “strisce blu” (blu mania) è poco coerente con quella che vuole fare del Bondone un’attrazione per famiglie e turisti.
Premesso quanto sopra si propone di impegnare il Sindaco e la Giunta:
- a consentire la libera sosta a tutti i cittadini della provincia di Trento perché con la loro presenza, valorizzano il Bondone e giustificano gli imponenti investimenti fatti, nel corso di decenni, dalla pubblica amministrazione;
- ad astenersi da politiche che allontanano e disincentivano le famiglie dal frequentare il Bondone