Il Garante richiama all’ordine il Comune

Il 30 aprile 2012 avevo presentato l’interrogazione in cui rendevo pubblica l’intenzione da parte dell’amministrazione di dotare gli agenti dei servizi operativi della Polizia locale  di sistema radio portatile GPS, attraverso il quale la centrale avrebbe potuto verificare in ogni momento l’esatta posizione dell’agente in città. Quando i media raccolsero la notizia si seppe anche che era stata effettuata una sperimentazione con agenti volontari e, da altre fonti, che i dati raccolti erano stati trattenuti per effettuare un’indagine conoscitiva senza le dovute autorizzazioni.

Questa iniziativa sembra che non sia stata gradita dal Garante della privacy e che, per questo comportamento, ora l’Ente rischi di dover pagare una pesante ammenda.

Da questa premessa la domanda giunge spontanea e per questo il sottoscritto consigliere comunale interroga il signor Sindaco per sapere:

  • se è a conoscenza del fatto e di che cosa è accusato, nello specifico, il comune;
  • se, prima di intraprendere tale sperimentazione, è stata attentamente valutata la normativa sulla privacy;
  • se è a conoscenza dell’ammontare dell’ammenda e chi sarà tenuto ad estinguerla;
  • se può indicare il responsabile di questo danno erariale alle esangui casse del Comune.

Esito dell'iniziativa

 

Il Sindaco ha risposto. In allegato la risposta scritta.

 

Allegato:

 

Garante richiama il Comune

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.