Il Natale nel ricordo di chi non c’è…

Si sa che per la Chiesa la Pasqua è in assoluto la ricorrenza religiosa più importante. Invece per la gente, credenti e non, la più vissuta e partecipata è la festività del Natale perché, nonostante la secolarizzazione della nostra società, l’immagine del presepe, – quella che una certa cultura vorrebbe cancellare -, mantiene ancora intatti il fascino e la forza di riunire le famiglie.

Viviamo questo evento con spensieratezza ma il Natale a tanti aggrava il senso di solitudine che, non potendo facilmente essere palesato a qualcuno, spesso uccide; ad altri riacutizza il dolore per la perdita della persona amata una vita. In particolar modo, non dimentichiamoci di chi stringe nel cuore un figlio mai nato, di cui non ha potuto vedere il colore degli occhi, sentire la sua voce chiamare «papà» «mamma», vederlo correre, spegnere la sua prima candelina.

Il presepe di queste famiglie rimarrà incompleto, non tutto brillerà, mancherà sempre una figura importante, forse la più importante, perché la più amata e la più attesa. E non basta un’eternità per cancellare un simile vuoto.

Esito dell'iniziativa

 

Lettera inviata ai quotidiani il 22 dicembre 2015.

 

 

L’articolo su “La Voce del Trentino”: Il Natale nel ricordo di chi non c’è più

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