Il 19 marzo 2013 ho presentato all’aula l’Ordine del Giorno (O.d.G.) “Basta tariffe contro anziani e disabili” con il quale avevo evidenziato come la nuova modalità di raccolta del rifiuto residuo aveva prodotto una grave ingiustizia verso quanti erano costretti all’uso di presidi per l’incontinenza: imponendo una maggiorazione di ben 700-800 euro all’anno, rispetto al passato, per lo smaltimento dei soli pannoloni; rendendo problematico il loro quotidiano allontanamento dall’abitazione, con conseguente insorgere di criticità di carattere igienico sanitarie, per un’insufficiente quantità di sacchetti in dotazione; offendendo e umiliando quanti, vivendo il disagio dell’incontinenza, erano costretti a dichiararla e dimostrarla ai quattro venti per poter ottenere un misero sconto da parte dell’Amministrazione comunale, tant’è che in molti vi rinunciavano.
Proprio per questo avevo proposto al Consiglio comunale di impegnare la Giunta affinché in tempi celeri individuasse una modalità di raccolta dei pannoloni che fosse semplice, libera, gratuita, certa e rispettosa della sensibilità e della sofferenza di quanti vivono il disagio dell’incontinenza. Nonostante il parere contrario del governo di questa città, l’aula approvò la mia richiesta: 22 consiglieri votarono a favore, 10 furono i contrari (di cui 9 del PD) e 7 gli astenuti .
Sono passati però già alcuni mesi e a tutt’oggi questo O.d.G. è ancora disatteso, nessuno più ne parla e la Giunta pare non interessata ad applicarlo. Molti però sono i cittadini che non lo hanno dimenticato, che mi chiedono che fine abbia fatto, ma soprattutto che venga subito onorato. Se ciò non avverrà mi sentirò autorizzato a riempire palazzo Geremia di pannoloni usati, perché l’olfatto contribuisca a far comprendere all’Amministrazione l’urgenza di tale richiesta.
Non è la prima volta che un O.d.G. è disatteso, ma in questo caso a portarne le conseguenze sono persone provate dalla malattia e dal disagio dell’incontinenza che impongono un surplus di attenzione e dinamismo affinché alle parole seguano i fatti.
Esito dell'iniziativa
Fonte:
“l’Adige” – 27 maggio 2013