Questa è una città strana… nella quale chi viene accusato di “fascismo”, “razzismo” e quant’altro gode dell’amicizia di cittadini trentini di origine straniera e viene invitato a mangiare un kebab in zona San Martino… mentre mangia tranquillamente, chi invece inneggia all’antifascismo e alla “libertà” (la sua?) gli imbratta il camper con vernice e materia anarchica (escrementi).
La dinamica: invitati da un amico arabo, con la scusa di mangiare un kebab nel suo locale, per segnalarci le situazioni di degrado del quartiere di San Martino, abbiamo parcheggiato (a pagamento) poco lontano dal locale. Pochi minuti dopo dal vicino ex Asilo di via Manzoni alcuni individui hanno iniziato a schiamazzare e ad emettere grida gutturali… il titolare del locale è subito uscito per chiedere di poter lavorare in pace. E’ seguito un momento di apparente tranquillità, ma a fine pasto la triste sorpresa. Una fiancata del camper è stata imbrattata con vernice ed escrementi. Può essere interessante fare una considerazione sullo stile usato, infatti mi è stata anche “tappata la bocca”… per il momento solo sulla mia immagine: questi sono quelli che inneggiano alla libertà di espressione (solo la loro?) e all’antifascismo (utilizzando però metodi fascisti).
E’ una situazione triste.
E’ evidente che qualcuno non vuole che diventi sindaco di Trento… e fa molto bene, perchè ha capito che quando sarò sindaco non permetterò che esistano in città due società: una fatta dai cittadini onesti, che lavorano, pagano le tasse e sono tenuti a rispettare scrupolosamente ogni regolamento… e una dei “furbi”, che possono fare quello che vogliono senza che nessuno gliene chieda conto. Questi personaggi hanno confermato di aver bisogno di inventarsi un nemico per motivare il loro esserci.
Claudio Cia
candidato sindaco a Trento
L’articolo sul quotidiano “l’Adige” dell’8 maggio 2015: