Mi è giunta voce da alcuni cittadini dell’intenzione della Provincia di creare un “campo” profughi a Noriglio.
Ovviamente si tratta di un’indiscrezione della quale non mi è possibile accertare la veridicità. Sembra tuttavia che un numero imprecisato di persone sarà presto accolto nelle vecchie scuole elementari, presumo in via Chiesa San Martino, e che a tal fine si stiano già approntando lavori di riqualificazione dello stabile.
Non si vuole con questo testo mettere in dubbio il valore dell’accoglienza e che tra le le decine di migliaia di migranti che sbarcano sulle nostre coste per richiedere asilo vi possano essere effettive condizioni di bisogno, e nemmeno si vuole negare loro la dignità riconosciuta a tutti gli esseri umani in quanto persone.
Preme però sollevare due perplessità a riguardo di questa decisione, qualora fosse confermata. Mi riferisco al fatto che quasi sempre la cittadinanza non venga coinvolta nelle decisioni della politica, o addirittura, – cosa ancor più grave sotto l’aspetto della correttezza -, venga tenuta all’oscuro e messa di fronte al fatto compiuto. In secondo luogo, appare il dato innegabile che sul nostro territorio si è raggiunto un livello di saturazione tale per cui occorre azionare criteri più ragionati in merito all’accoglienza contenendone il numero, il tutto per prevenire situazioni di insofferenza e conflitti sociali difficilmente gestibili qualora vi fossero ulteriori arrivi di immigranti.
Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia autonoma di Trento per sapere:
- se la notizia comunicata da alcuni cittadini di Noriglio è fondata;
- se la popolazione locale è stata opportunamente coinvolta nella decisione e in quali forme;
- quanti immigrati verranno ospitati nell’ex-scuola elementare di Noriglio;
- qual è il loro paese di provenienza e se hanno richiesto lo status di migranti;
- a quanto ammontano le spese di riqualificazione dello stabile;
- a quanto ammonterà il budget giornaliero necessario a sostentare gli immigrati di Noriglio.
A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.
Cons. Claudio Cia