Leggo ormai da mesi che ci sono consiglieri comunali di Trento con la valigia già in mano pronti a traslocare nel condominio Patt amministrato da Franco Panizza che ha trasformato questo partito in una fabbrica delle “caréghe” dove ciò che emerge è la smania di raggiungere posizioni di forza anziché essere testimoni e promotori di un progetto politico.
Sembra ormai un partito polpettone amalgamato con ogni sorta di “vanzaroti” raccolti qua e la, buono per tutte le stagioni dove non si distinguono i sapori ma è funzionale per riempiere lo stomaco di tutti senza però nutrire.
Ritengo naturale che un politico all’interno di uno stesso schieramento possa cambiare gruppo, ma mi è incomprensibile che una persona possa fluttuare spostandosi da una alleanza di centro destra a una di centro sinistra, e viceversa, con tanta disinvoltura.
Un atteggiamento simile lo giustificherei se ci trovassimo di fronte a dei giovani che da poco hanno iniziato un percorso politico per cui è comprensibile che l’identità non sia ancora ben definita, ma qui ci troviamo di fronte a persone adulte con un vissuto politico importante e non credo che Panizza possa aver scosso tanto la loro coscienza da indurle ad un’imbarazzante “conversione” e che sia visto come il nuovo Messia capace di indicare la retta via, dare la vista ai ciechi, moltiplicare il pane e i pesci, tramutare l’acqua in vino, consolare le vedove… e magari trasformare il Trentino in una terra dove scorre “latte e miele”.