La stampa nel 2010 riportava a caratteri cubitali che la Pubblica Amministrazione aveva dichiarato «Non ci sono più soldi – dunque – meno vigili in strada» tant’è vero che fu imposto un «taglio di 10 uomini al mattino e 5 il pomeriggio». Da allora è proseguita la politica di riduzione degli agenti della Polizia Locale nonostante Andreatta abbia dichiarato in più occasioni, anche recenti, che per la «sicurezza, potenzieremo i controlli sul territorio».
I fatti però smentiscono le sue parole tant’è che, in questi ultimi quattro anni, abbiamo assistito ad un acuirsi dell’insicurezza ed è di questi giorni la notizia che i cittadini, ormai rassegnati ad una politica priva di credibilità e in stato confusionale, hanno deciso di autotassarsi per pagarsi la vigilanza armata notturna oltre a preparare un esposto nei confronti del signor Sindaco per inerzia. Un messaggio questo che la popolazione invia a quanti barattano rassicurazioni con la realtà; che questa poi sia preoccupante lo rivelano anche le dichiarazioni del Commissario del Governo Squarcina che, se da una parte plaude e riconosce l’efficacia dell’azione delle forze dell’ordine, dall’altra il 3 aprile di quest’anno ha dichiarato che «servono più telecamere e che è importante che anche i privati le installino»… alla faccia di tutti quelli che dicono che «la città è sicura e le polemiche sono inutili»! Fino a qualche anno fa a nessuno sarebbe mai venuto in mente di proporre di presidiare la propria abitazione con impianti di videosorveglianza e allarmi.
La Trento dei primati si scopre dunque vulnerabile e ogni tanto se ne accorge anche il Sindaco che pressato dai cittadini, per soddisfare le esigenze di sicurezza della città, recentemente ha chiesto più finanziamenti alla Provincia la quale non li ha negati ma non ha neppure mancato di tirare le orecchie a chi sta amministrando questa città: «Le risorse ci sono e il tema sicurezza per noi è una priorità – ha affermato il presidente della Provincia, Ugo Rossi – ma chiediamo al Comune, che risorse ne ha, di verificare la possibilità di una riorganizzazione interna. Ripeto: le risorse ci sono e non ci tiriamo indietro, però prima occorre che tutti facciano la loro parte».
Un richiamo forte che non lascia dubbi. Il Comune di Trento, prima di chiedere, deve dimostrare di saper spendere meglio le risorse che già possiede ed in effetti, a guardar bene, in tutto ciò è molto fallace tant’è vero che, mentre sono stati ridotti gli agenti a presidio della città e la Guardia Forestale è stata chiamata a vigilare sulla sicurezza di piazza Dante, da dicembre ad aprile sulle piste da sci del Bondone gestite da privati, la nostra Polizia Locale ha garantito e tutt’ora garantisce, la presenza di una squadra di sciatori composta da 9-10 agenti e 2-3 commissari che, nelle ultime 16 stagioni invernali, hanno sfrecciato sulle piste per 54.681 ore e sono costati alla comunità la bellezza di oltre 166 mila euro per settimane bianche, vestiario, attrezzature varie e motoslitta. In tutto il Trentino in questo siamo veramente unici, un altro “primato” raggiunto per la nostra città!
Se si considera che un agente mediamente lavora 144 ore al mese e che il costo al Comune è di circa 2.300 euro e 2.500 un commissario, la spesa sostenuta fino ad oggi poco si concilia con la politica della spending review e rende alquanto imbarazzante e impresentabile la richiesta alla Provincia di nuove risorse per la Polizia Locale di Trento.
Premesso quanto sopra si impegna il signor Sindaco e la Giunta:
- ad interrompere, a partire dalla prossima stagione invernale, l’impiego di agenti della Polizia Locale sulle piste da sci del Bondone per concentrare uomini e risorse a beneficio della sicurezza della città;
- ad interrompere, da subito, finanziamenti per settimane bianche, vestiario, attrezzature varie e motoslitta e ad indire un’asta per la vendita del materiale in precedenza acquistato al fine di recuperare almeno le briciole;
- ad eliminare, dai capitoli della spesa pubblica inerenti i costi della Polizia Locale, ogni futura voce riferibile alla squadra dei sciatori.
Gli sprechi in bondone sono stati altri. Svegliete! Auguri da un bondonero
Grazie per il commento. Sicuramente in Bondone ci sono stati svariati casi di sprechi… questo è solo l’ultimo. Se nella finestra di ricerca del blog insersci “Bondone” vedrai che sono tanti altri i temi dei quali mi sono occupato. Se tutti i 50 consiglieri di Trento avessero presentato lo stesso numero di interventi probabilmente qualche spreco lo avremmo evitato. Purtroppo un conto è proporre, un conto è la risposta che si ha dall’Amministrazione… riassunto, è meglio presentare anche le questioni minori e sperare che qualcuna venga ascoltata, invece che presentare solo pochi temi e vederli bocciare tutti. In ogni caso aspetto sempre a braccia aperte “suggerimenti” su altri casi da segnalare… visto che come consigliere gran parte del mio lavoro è questo, portare in Consiglio i problemi che mi vengono segnalati. Se vuoi il mio indirizzo email è: claudiocia62@gmail.com
A presto!