La sanità trentina in balia dei don Abbondio di turno

La sanità del Trentino rischia il collasso per l’inconsistenza, la spregiudicatezza, l’incompetenza della dirigenza e non certo per le capacità del personale medico ed infermieristico che sono sempre state all’avanguardia. Una dirigenza che in questi anni ha prodotto nomine politiche sulla base di appartenenze a singoli partiti di governo.

Ormai sul fronte della sanità si è visto di tutto: nomine prima ritirate e poi ridate, come è accaduto per i direttori dei servizi di salute mentale qualche anno fa; lunghe e colpevoli attese per la messa in opera della protonterapia fino allo spot del primo paziente ultranovantenne che ci costerà quattordici milioni di euro all’anno; finanziamenti di matrice ideologica elargiti ad associazioni di auto-aiuto senza prima verificare la scientificità e l’appropriatezza delle loro azioni, le quali solo per il centro di salute mentale di Trento costano alla collettività un milione di euro ogni anno; annunci, poi stoppati, sul tema dei punti nascita; chiusura di centri diurni appena inaugurati e via di questo passo.

Si sono evidenziate gravi deficienze della catena di comando dove abbiamo visto Rossi accusare l’Assessore Borgonovo Re e la stessa accusare Flor in un gioco allo spostamento surreale delle responsabilità. Abbiamo sentito l’ Assessore alla salute affermare che sta applicando il piano sanitario di miglioramento proposto da Rossi nel 2013, di cui però lo stesso Rossi ignora di aver predisposto gli strumenti attuativi.

Ma ad essere emblematica è pure la figura del direttore generale Flor che appare come il don Abbondio della sanità trentina, che se ne sta a guardare e ad aspettare. Uomo di Rossi, si è circondato di fedeli della val di Non e quando si è trattato di nominare altri direttori si è sempre prostrato alle intenzionalità dei politici di turno, siano essi stati esponenti della Giunta o presidenti delle commissioni Sanità del Consiglio Provinciale. Flor, anche in rapporto al suo predecessore, appare come il ragioniere dei potenti di turno che annualmente non gli fanno mancare il premio per gli “obiettivi raggiunti“.

Non ricordo che abbia mai dettato un progetto o proposto un’innovazione. Lo si è visto mobilitarsi negli ultimi tempi per convincere i sanitari a non ricoverare i pazienti fuori provincia, per non alimentare la mobilità passiva, già molto più evidente per il nostro territorio che non per i territori limitrofi, tuttavia costui tace di fronte ai tagli che umiliano ed esasperano il lavoro di chi opera a stretto contatto con gli ammalati. Più che un uomo al comando mi sembra il comandante che non c’è, un uomo che sembra in groppa ma ha già abbandonato il cavallo, lo Schettino della sanità trentina, un uomo funzionale e utile a presidiare le clientele politiche che in questi anni hanno portato il trentino verso il default di un’imminente catastrofe economica.

Questa mancanza di leadership complessiva spiega quanto abbiamo saputo dai giornali negli ultimi giorni: 27 milioni in meno in 2 anni, ticket aumentati e nuovi in arrivo, tagli agli stipendi dei medici, blocco del turn-over e aggravio del carico di lavoro per infermieri e OSS. Cioè tasse e tagli lineari della peggior tradizione di malgoverno.

Nulla che riguardi una vera riorganizzazione, tagli mirati di servizi inefficienti, cambio dei vertici inutili dell’Azienda Sanitaria, valutazione e revisione di molti apparati burocratici che letteralmente soffocano il lavoro dei sanitari; si pensi per esempio all’attuale coesistenza in APSS di diversi e non comunicanti sistemi informatici, un’assoluta mancanza di proposte innovative, e molto altro ancora. In poche parole, non si intravede un lungimirante e premiante progetto d’insieme, e intanto i territori soffrono e i politici continuano a scaricare le inefficienze che da loro stessi sono derivate sui lavoratori che con abnegazione svolgono il loro compito e tengono in piedi la baracca nonostante i Flor, le Borgonovo Re e i Rossi di turno.

Esito dell'iniziativa

 

Lettera inviata ai quotidiani locali il 16 novembre 2014.

 

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