Nella giornata odierna il Consiglio provinciale di Trento ha approvato un Disegno di legge del Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia, a prima firma del Capogruppo Claudio Cia, che introduce anche in Provincia di Trento (come già fatto in Alto Adige), la concessione di un contributo alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti che risiedono in Trentino e che si spostano sul luogo di residenza a quello di lavoro situato sul territorio provinciale. L’obiettivo che si propone questa norma è quello di creare condizioni di pari opportunità fra i cittadini trentini attraverso il superamento delle barriere rappresentate dalle distanze fisiche dai luoghi di lavoro, introducendo un riequilibrio mediante l’abbattimento dei costi sostenuti per le spese di trasporto che altrimenti incidono fortemente sui bilanci familiari. Trattasi quindi di un’agevolazione rivolta ai cittadini che per motivi di delocalizzazione della loro residenza rispetto al luogo di lavoro, o patiscono un disagio per cui si alzano alcune ore prima e aspettano i mezzi pubblici per decine di minuti, o addirittura sono costretti a prendere l’automobile e a recarsi sul luogo di lavoro con il mezzo privato. Entrambe queste azioni hanno un peso, sia in termini economici, sia in termini di tempo.
È evidente che la particolare struttura orografica e morfologica del Trentino, in quanto territorio di montagna, unita alla distribuzione demografica tra aree urbane e rurali, che va mantenuta, richiedono sforzi straordinari – anche dal punto di vista finanziario – per valorizzare le aree rurali. Uno degli obiettivi fondamentali della politica provinciale deve essere quello di garantire alla gente trentina la possibilità di rimanere, creando ricchezza e valore aggiunto, nel proprio luogo di nascita e permettere il progresso di quella località che li vede protagonisti dell’ambiente e del tessuto sociale.
Secondo le statistiche fornite da ISPAT (dato 2021), ogni giorno sono circa 12.200 i lavoratori che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico per recarsi sul luogo di lavoro, mentre circa 135.000 scelgono di spostarsi utilizzando la macchina. È impressionante notare come oltre 26.000 trentini ogni giorno, compiano un viaggio della durata di oltre 30 minuti solamente per arrivare sul luogo di lavoro. Conti alla mano, significa che quasi il 5% della popolazione trentina, ogni giorno, perde un’ora del proprio tempo solamente per gli spostamenti. A questo disagio si aggiunge quello derivante dai costi dello spostamento (la smart car per chi utilizza il trasporto pubblico, il carburante – che ormai è sempre più vicino ai 2 €/litro – per chi sceglie di utilizzare la propria autovettura).
Questa nuova misura introdotta dal nostro disegno di legge, lungi dal risolvere la totalità dei problemi dei lavoratori pendolari trentini, rappresenta un segno tangibile di vicinanza da parte della Provincia autonoma di Trento a coloro che ogni giorno permettono il funzionamento del sistema economico trentino.
Cons. Claudio Cia – Presidente del Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia
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L’articolo su “L’Adige” del 28.06.2023:
L’articolo su “Il T quotidiano” del 28.06.2023:
L’articolo sul periodico “Consiglio provinciale cronache” di agosto 2023: