Le micro-aree per nomadi non servono, esistono già!

In pochi conoscono (e molti meno utilizzano direttamente) il portale “SensoRcivico” (www.sensorcivico.it), che permette ai cittadini di segnalare disservizi, proporre suggerimenti e osservazioni riguardo alla nostra città. I cittadini ricevono anche risposte riferite direttamente alle loro segnalazioni. Il “potere” di questo strumento è chiaramente proporzionale al numero di cittadini che lo animano, rendendolo un vero pungolo nei confronti dell’amministrazione comunale.

Invitando tutti gli amici che seguono le mie iniziative ad utilizzare questo portale, non posso però nascondere alcune considerazioni sulle “risposte” che alla fine i cittadini si vedono dare. Navigando all’interno del portale mi è saltata agli occhi la risposta ad una segnalazione che riguarda un accampamento irregolare di camper e roulotte, uno tra i temi che ho già trattato in passato, che riporta il seguente testo:

«E’ ormai da mesi e mesi che passando della tangenziale in direzione nord, presso l’uscita per Trento sud, è presente un accampamento di vari camper, vestiti stesi, ogni tanto qualche falò, immondizie. Non mi da fastidio, ma se provassi a fare io una cosa del genere sotto casa mia non ne avrei la possibilità e verrei multato dopo il primo giorno.
Grazie»

Dopo oltre tre mesi è arrivata la seguente risposta:

«Il Comando della Polizia Municipale informa che la situazione descritta riguarda una famiglia di nomadi Sinti residenti dalla nascita sul territorio del comune di Trento. Al momento della segnalazione erano presenti 2 camper e 3 roulotte. Le famiglie sono in attesa di inserimento in alloggio e sono seguiti dalla Cooperativa Kaleidoscopio.
I rifiuti vengono conferiti nei centri di raccolta, in accordo con il Servizio ambiente.
Il Comando assicura che, fino ad ora, non si sono registrate denunce o segnalazioni per problemi di disturbo o ordine pubblico.»

Viene da domandarsi: “e quindi? “.

Se da una parte è estremamente positivo che il singolo cittadino riceva direttamente una risposta dalle istituzioni, dall’altra è disarmante il messaggio che si può cogliere: oltre a tollerare questa situazioni di irregolarità il Comune sembra incentivarle tacitamente e sembra logico dedurre che questo atteggiamento porterà questi campi ad espandersi ulteriormente, come è già sotto gli occhi di tutti.

Non serviva scomodare Il Comando della Polizia Municipale per contare camper e roulotte, queste le vedono già i cittadini di Trento…

Mi sono comunque preso la briga di dare un’occhiata su Google Earth, ed è possibile scoprire che questo accampamento (come altri sparsi ai bordi della città) era sicuramente presente già nel 2011, forse prima… e dalle 4 “unità” presenti nella foto del 2012 apprendiamo che ora siamo arrivati a 5…

Per cui mentre come ci rivela il Comune “sono in attesa di alloggio” (?), nel frattempo vengono seguiti da una Cooperativa, la stessa che dovrebbe occuparsi della gestione del campo nomadi di Ravina…

Viene da dire che le famose “micro aree” che il Comune vorrebbe realizzare (tra le priorità di questa Amministrazione) non servono… esistono già!

A nessuno è impedito sostare sul suolo pubblico o stabilirsi in un determinato ambito territoriale della città purché ciò avvenga nel rispetto delle normative e dei regolamenti che regolano il vivere in comune e ci siano anche disponibilità e sensibilità a non ignorare preoccupazioni e aspettative di quanti quel territorio lo hanno fatto crescere e reso vivibile. La stragrande maggioranza dei cittadini è aperta e accogliente ma esprime insofferenza quando è costretta a subire l’inerzia degli amministratori che, applicando due pesi e due misure, tollerano abusi e comportamenti che inaspriscono gli animi di tutti, aumentando diffidenza, paura e insicurezza. È quanto si verifica ogni qualvolta la popolazione vede sorgere un nuovo campo nomadi non autorizzato. L’atteggiamento che tende a ridurre o a trascurare la realtà e l’eccesso di indulgenza verso comportamenti discutibili, può essere motivo di attrazione per altre famiglie nomadi.

Esito dell'iniziativa

 

TrentoToday ha pubblicato un articolo riguardo a questo post: Accampamento alla rotonda Jedin

 

Vai all’articolo dell’ottobre 2008 Nomadi, via alle micro-aree, con le buone intenzioni dell’Amministrazione: “tutto questo sarà fatto per cercare di limitare il fenomeno dei “campi-nomadi” abusivi che si sono venuti a creare in alcune zone della città“.

 

Sullo stesso argomento:

 

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La vista dalla strada in immagini del 2012:

 

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