L’IMU è una tassa iniqua che colpisce le famiglie… e gli altri?

Sono ormai arrivate nelle abitazioni dei trentini il tanto temuto “tributo”, la tassa IMU (ovvero IMUP), partorito dal governo Monti e aggravato da un’ulteriore incremento stabilito dai singoli comuni. A mio giudizio, questa, è una tassa iniqua che colpisce i sogni e i sacrifici di molta gente che, con fatica, ha acquistato un’abitazione e che, per questo, si è magari anche vincolata con le banche al pagamento di mutui ventennali se non addirittura trentennali: un cappio al collo!

Obbligo che di fatto lascia agli istituti di credito la proprietà dell’abitazione fino a quando non venga saldato il prestito fino all’ultimo euro. Tant’è vero che se una famiglia, e non sono poche, non riesce a saldare le rate del mutuo concordato, l’abitazione passa alla banca che ne dispone liberamente mettendola sul mercato.

Appare dunque evidente che la tassa dell’IMU sulla prima casa è di per sé ingiusta, ma risulta anche crudele quando va a colpire chi sta pagando il mutuo di un’abitazione che, vista la crisi economica in corso, forse non riuscirà mai a diventarne il proprietario. Non si capisce perché le famiglie la devono pagare mentre soggetti come partiti politici, sindacati e le stesse banche, che hanno un patrimonio immobiliare considerevole, ne sono esenti. E i benefici di cui godono non finiscono certamente qui.

E’ evidente che la legge non è uguale per tutti e che ci troviamo di fronte ad un’ingiustizia normata e legalizzata. Cosa dovremmo aspettarci per il prossimo futuro? Altre tasse, magari sul bene più prezioso che abbiamo: i nostri figli. Da tassare non ci rimane altro!

Da questa premessa la domanda giunge spontanea e per questo il sottoscritto consigliere comunale interroga il signor Sindaco per sapere:

  • quali e quante sedi, o altri immobili, di partito, dei sindacati e delle banche sono presenti sul territorio del comune di Trento;
  • qual è il valore catastale dei suddetti immobili;
  • quali e quanti di questi sono esenti dal pagare l’IMU;
  • ipotizzando di poter addebitare la tassa IMU a tali immobili, a quanto ammonterebbe l’entrata per il comune di Trento;
  • quali e quanti sono locati ad altri soggetti.

 

Esito dell'iniziativa

 

Il Sindaco ha risposto. In allegato la risposta scritta:

 

Risposta all’interrogazione  “IMU tassa iniqua”

 

 

Dopo più di cinque mesi di attesa e diverse richieste di sollecito, scritte e telefoniche, con mia grande sorpresa il Comune ha risposto il 20/12/2012 fornendo solamente i dati relativi agli istituti di credito dichiarando che, per quanto riguarda gli altri due soggetti (partiti e sindacati) lo stesso non è in possesso dei dati richiesti. Mi è difficile credere che il Comune di Trento non abbia queste informazioni e per questo ho chiesto chiarimenti al Presidente del Consiglio.

 

Lettera al Presidente del Consiglio

 

In data 30 gennaio 2013 arriva un’integrazione a quanto richiesto:

 

“IMU tassa iniqua” – integrazione risposta

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