Marie Curie di Pergine, cittadini vittime di un baratto

Con una delibera provinciale la cittadinanza di Pergine Valsugana si ritrova privata dei corsi tecnici caratterizzanti dell’Istituto “Marie Curie” per cui, una volta terminato il presente anno scolastico, per quello 2016-2017 i tanti ragazzi che li frequentano dovranno recarsi a Trento o in alternativa a Borgo Valsugana

​ dove non sono stati soppressi.

A Pergine invece è in scena una farsa: un consigliere dell’UPT pone la sua firma assieme a quelle di molti cittadini contro il depotenziamento del polo scolastico “Marie Curie” e presenta un’interrogazione, ma nel contempo assicura in modo attivo il suo sostegno alla giunta provinciale che da tempo sta martoriando la scuola con interventi scellerati, compreso quest’ultimo; due consiglieri autonomisti (PATT) ​prendono posizione contro questa decisione ma entrambi sono dello stesso partito di  Rossi, avvezzo a simili operazioni. Insomma, una vera saga il cui finale è già scritto.

Per chetare gli animi degli amministratori e contenere le ​proteste dei cittadini​, pare che la Provincia abbia promesso come contropartita un improbabile polo universitario. Premesso che bisogna avere buona memoria per mantenere le promesse, da questa vicenda si evince che ancora una volta​ famiglie e ragazzi – loro malgrado – sono le vere e uniche vittime ​del baratto.

Claudio Cia

Esito dell'iniziativa

 

Lettera inviata ai quotidiani locali il 9 novembre 2015.

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