Una ventina di giorni, si era detto, avrebbero dovuto durare i lavori nei pressi della rotatoria del Bren Center iniziati al termine dell’anno scolastico ma qualcosa non ha funzionato.

Ultimato lo scavo i lavori sono stati interrotti senza mai più essere ripresi.

A seguito della prolungata chiusura di tratti di strada attigui alla rotatoria quanti hanno attività commerciali, che in qualche modo gravitano e dipendono dall’agibilità piena di tale anello stradale, si sono visti ridurre la clientela con un danno economico che ha portato ad una riduzione del 30% del fatturato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

C’è comunque chi non si è rassegnato e, presa carta e penna, ha scritto al Sindaco per chiedere spiegazioni ma dal Comune non è giunta alcuna risposta.

Questo silenzio vuole forse celare scoperte imbarazzanti, come ad esempio la natura e l’esito delle analisi condotte sul liquame trovato durante gli scavi, o non si vuole dire che l’opera potrà concludersi solo previo avanzamento dei lavori del blocco in costruzione di fronte alla rotonda per permetterne gli allacciamenti sfruttando lo scavo già in essere?

Diceva Che Guevara che “il silenzio è una discussione portata avanti con altri mezzi” e il silenzio del Sindaco, oltre che danni, sta facendo anche molto rumore!

Premesso quanto sopra si chiede al signor Sindaco di sapere:

• se sono state effettuate analisi sui liquidi trovati durante lo scavo e se è possibile averne l’esito scritto del responso;
• se, qualora fosse confermata la presenza di materiale inquinante, può far sapere come si intende procedere;
• se, qualora fosse confermata la presenza di materiale inquinante, può comunicare come si intenda procedere nei confronti della proprietà privata che sta costruendo nell’area attigua e per la quale si potrebbe ipotizzare di aver nascosto quanto è venuto alla luce;
• se, qualora non ci siano materiali inquinanti, può dire il motivo che ha indotto la sospensione dei lavori, quando riprenderanno e quando si prevede saranno conclusi;
• se corrisponde al vero che la Provincia sarebbe interessata ad un migliaio di metri quadri del blocco in costruzione, limitando così la disponibilità di spazi a beneficio della catena di “Fai da Te” interessata all’area.