Dall’analisi della mobilità specialistica interregionale, per prestazioni erogate dalle strutture sanitarie della provincia di Bolzano, si evince il persistere di un importante attività a favore di pazienti provenienti da altre regioni italiane (mobilità attiva). Si pensi che nel solo 2013 l’Alto Adige ha erogato 147.722 prestazioni, ovvero più di quante ne abbiano fruito i propri residenti presso strutture extra provinciali (mobilità passiva). Anche in termini monetari il saldo tra mobilità attiva e passiva interregionale è positivo e ed è pari a 1.091.304,32 euro.
E’ sorprendente scoprire che i pazienti non residenti che hanno usufruito maggiormente di prestazioni erogate dalle strutture provinciali altoatesine provengono per il 30,5% dalla Provincia Autonoma di Trento.
Dalla delibera 2015 della Corte di Conti emerge che per l’anno 2014 l’importo della mobilità passiva, stimato dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, è pari ad euro 60.944.079, mentre quello della mobilità attiva è di 44.114.478 euro, con un saldo negativo di 16,8 milioni di euro. Emerge che il 75,8% dell’importo della mobilità passiva è da ricondurre a prestazioni di ricovero, il 13,4% a prestazioni di assistenza specialistica ed il 7,6% ad attività di somministrazione diretta di farmaci.
Con deliberazione di Giunta n. 2514 il 30 dicembre 2015 la provincia ha strappato l’ennesimo assegno corrispondente a 600 mila euro a favore dell’APSS a copertura degli oneri pregressi per mobilità passiva.
Premesso quanto sopra, si interroga la Giunta provinciale per sapere:
- qual è stato negli ultimi 10 anni l’andamento della mobilità attiva e passiva;
- qual è stato negli ultimi 10 anni in termini monetari il saldo tra mobilità attiva e passiva;
- quali sono state in dettaglio negli ultimi 10 anni le causali che hanno determinato il ricorso a cure fuori provincia;
- quanti sono stati negli ultimi 10 anni i pazienti che si sono recati in strutture ospedaliere extra provinciali per interventi di chirurgia oncologica, quanti sono stati gli interventi per tipologie di tumore e quali sono i costi sostenuti;
- negli ultimi 10 anni qual è stato in termini monetari il rimborso riconosciuto alle singole regioni e province;
- al 31 dicembre 2015 quali sono le regioni o le province verso le quali siamo creditori e a quanto ammonta il debito maturato;
A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.
Cons. Claudio Cia