MOBILITA’

  • I recenti interventi hanno reso il servizio di autobus più capillare, ma la frequenza delle corse può essere migliorata. Lei cosa suggerisce? Il Comune (sugli autobus) ha lavorato bene?

Trento è un’importante città universitaria e un trasporto pubblico moderno deve farsi carico di garantire un servizio ai nostri giovani che, nelle serate del fine settimana, frequentano la città fino a tardi. Per questo riteniamo prioritario – ferma restando la competenza di Provincia e Trentino Trasporti – che il Comune si faccia interprete della necessità di prevedere corse in orario notturno dei mezzi pubblici durante il fine settimana. Tale intervento contribuirebbe alla sicurezza sulle strade e alla tranquillità delle famiglie. L’osservazione che va fatta è che ci sono cittadini di serie B, che pagano sempre, e altri che pare abbiano la vocazione di essere esentati dal pagare il biglietto…

  • Molte opere inserite nel Pum sono rimaste in sospeso: tra queste il metrò di superficie e il collegamento alla collina tramite cremagliera. Le ritiene ancora realizzabili e in caso negativo possono essere sostituite da altri interventi meno costosi?

Metrò di superficie e cremagliera sono interventi oggi non realisticamente realizzabili, a meno che non si verifichi la possibilità di accedere a finanziamenti europei. Tale eventualità si connette ad una nostra proposta: quella di costituire, all’interno della struttura organizzativa del Comune di Trento, l’ufficio per il reperimento di finanziamenti europei, il che non comporta la necessità di nuove assunzioni, ma un’azione di ottimizzazione dell’attuale struttura. Non posso non citare, anche se il Comune è solo un attore marginale, la questione del progetto TAV che interesserà anche il Comune di Trento e in maniera non certo poco invasiva: non è possibile che per l’opera più grande mai progettata i cittadini non vengano informati sui costi, ma soprattutto sui benefici o presunti tali.

  • I parcheggi di attestamento sono uno dei fondamenti del Piano della mobilità: ne arriverà uno a Trento sud, già progettato. Gli altri però (all’ex Italcementi e a Trento Nord) sono di là da venire. Che ne pensa?

I parcheggi di attestamento hanno senso se il servizio di trasporto pubblico è organizzato in modo da garantire corse frequenti e veloci, che assicurano un puntuale raggiungimento del centro storico. Il parcheggio Zuffo può compensare l’assenza di un altro in posizione più settentrionale, ferma restando la necessità di collegamenti più frequenti con il centro-città. Piuttosto di nuovi parcheggi proponiamo di incrementare la capacità dell’attuale area ex-Sit, adattandola a multi-piano low-cost. Per quanto riguarda l’ex Italcementi, riteniamo di non dover perdere l’occasione per qualificarla realizzando una struttura leggera che oggi a Trento manca, ossia un’area verde dotata di un numero adeguato di piazzole per camper, anche per soste brevi, e di un attrezzato camping service, progetto che in caso di necessità potrà lasciare spazio a sviluppi futuri.

Esito dell'iniziativa

 

Intervento parzialmente ripreso sul quotidiano “Trentino”: Confronto sui principali temi della città: sicurezza, vivibilità, trasporti, degrado, centro acquatico…

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