Siamo al paradosso: il guru che detta la linea politica ai Consiglieri provinciali di sinistra è nondimeno che la galassia LGBTQ+ (al quale si possono aggiungere una pletora di altre lettere dell’alfabeto a seconda dei desiderata). La sinistra operaia, oggi salottiera, chiede le dimissioni dell’Assessore Bisesti perché, a loro dire, “un Assessore all’Istruzione non può permettersi di appoggiare idee e Disegni di legge (Ddl), come quello di Claudio Cia”. Ddl che, è bene ricordarlo, intende rivendicare il diritto dei genitori di decidere sui percorsi formativi facoltativi destinati ai propri figli, tanto più in una scuola dove non di rado assistiamo a forzature che prevaricano al suo ruolo, che è quello di educare e di formare ragazzi in modo che siano pronti per affrontare la vita, insegnando la libertà di pensiero e l’indipendenza, e non certo quello di instillare in loro incertezze e confusione con teorie azzardate come quella del gender fluid.
Per chiunque disconosca l’esclusività del valore della famiglia dove ci sono una mamma e un papà, per chi non vive il dono della genitorialità (o abbia rinunciato a viverlo con senso di responsabilità), tutto ciò è incomprensibile e inaccettabile. E l’assenza di empatia rappresenta l’origine e la forza dell’intolleranza che rende incapaci di porsi in ascolto, di confrontarsi sulle idee. Di conseguenza si è costretti a inventare nemici da umiliare e far tacere con ogni mezzo, arrivando anche ad essere ridicoli. Nemici trasformati in mostri in nome della libertà e dei diritti civili, anche di quelli più incivili.
Si ritiene estremamente curioso il fatto che oggi, a difendere le teorie gender e i percorsi formativi ad esse collegati, siano i medesimi attori politici che – per anni (si ricordi anche il dibattito avvenuto in Consiglio provinciale durante la scorsa legislatura) – si sono arrovellati le menti per tentare di dimostrare che le folli teorie gender altro non erano che un prodotto creato ad arte e atto a impedire l’integrazione di queste persone all’interno della società.
Ogni pensiero politico dovrebbe partire da una solida base valoriale, senza prestarsi a divenire la manifestazione concreta di una serie di idiozie atte più a soddisfare interessi lobbistici che a concorrere al benessere della generalità della cittadinanza. Purtroppo, da anni, tali idiozie affastellano il pensiero del centrosinistra.
La mia solidarietà giunga di conseguenza all’Assessore provinciale all’Istruzione Mirko Bisesti. Chi è forte dei propri valori – e non si presta ad essere eterodiretto da lobby con interessi oscuri – nulla ha da temere. Ci confronteremo serenamente con la sinistra nell’aula del Consiglio provinciale, convinti ce la loro ideologia sarà squalificata dal dibattito politico.
Cons. Claudio Cia – Presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia
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L’articolo su “L’Adige” del 13.02.2023: