Il parlare dei politici che in Comune di Trento siedono tra banchi della maggioranza rivela la grande fragilità e confusione in cui versa il centro sinistra a cui abbiamo affidato il governo della città. Ormai ci hanno abituati a tutto. All’indomani dei proclami di vittoria per la rielezione, Andreatta ha creato una Giunta che lo ha reso inviso a quanti, turandosi il naso, si erano prodigati per convincere il proprio elettorato che era bene riconfermare il sindaco uscente. Non è stato facile, ma alla fine Andreatta ha vinto con il voto di 26.420 persone, cioè il 22,6% degli abitanti della città. Ora però il voto espresso lo stiamo pagando caramente tutti quanti…
Da sette mesi, quasi ogni giorno, i mass-media stanno amplificano il bollettino medico dello stato di salute di questa maggioranza. Dopo tanta agonia, da infermiere, ritengo disumano insistere nella pratica dell’accanimento terapeutico. Per il bene della città stacchiamo la spina, restituiamoci un po’ di speranza.
In tanti della maggioranza di centro sinistra, sono consapevoli che la prognosi di questa giunta è infausta ma in aula tergiversano, prendono tempo perché non hanno ancora definito come spartirsi l’eredità. Dietro le quinte si sta già lavorando per questo e non appena sarà stato individuato chi si assumerà il compito di staccare la spina e scelti i sederi e rispettive poltrone da spartire e occupare, vedrete che verrà fatta constatazione di decesso, versata qualche lacrima di rito e pubblicato sul necrologio “niente fiori, ma opere di bene!”.