Rattrista risvegliarsi in una terra, la nostra terra, dove sembra di essere alla mercé dell’arroganza di chi urla più forte, risultano efficaci le minacciare, si assecondano espressioni d’intolleranza ed è conferita la cittadinanza ai presupposti alla violenza.
Una terra dove al ricordo pare si preferisca l’ignoranza e alla storia viene impedito di raccontare il nostro passato. Per paura di ricordare un personaggio di nome Giorgio Almirante, riconosciuto uomo leale verso le Istituzioni e la Costituzione dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, le istituzioni locali hanno abdicato al ruolo di garanti della libertà e della pluralità di pensiero e così sono bastati pochi cretini ad imporre il silenzio a tutti.
Il ritiro delle due autorizzazioni concesse dalla Regione e dal Consiglio regionale per ricordare il centenario della nascita di Giorgio Almirante conferma quanto ebbe a dire Albert Einstein ovvero che “due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi”.
Non dobbiamo aver paura dei morti che, piaccia o no, ci ricordano il nostro passato ma dei vivi che, rifiutandolo, ce la nascondono.