In questi giorni assistiamo alla nuova “occupazione” cittadina. Dopo quella più eclatante e prolungata dell’ex asilo di via Manzoni ci sono stati altri episodi simili, per arrivare all’attuale occupazione di appartamenti di via San Pio X.
Questi personaggi non gradiscono essere filmati o fotografati, ed esercitano le loro iniziative preferibilmente incappucciati o a volto coperto. Birra scadente e fumi vari in quantità, poche idee e nessun valore aggiunto per la comunità, che in compenso dopo il loro passaggio si ritrova cumuli di rifiuti e muri imbrattati, segno evidente di come questi facciano fatica a convivere con il resto della società.
L’ennesima occupazione da parte dei sedicenti anarchici locali, dimostra come questi si rivelino sempre più come semplici perditempo in cerca di azioni tali da giustificare l’esistenza stessa dei loro gruppi e dei rispettivi “capetti” di turno.
Fortunatamente questi personaggi hanno poco seguito e a poca distanza da chi preferisce bighellonare invece che assumersi responsabilità troviamo altri ragazzi che grazie al nuovo regolamento comunale per la gestione condivisa dei beni comuni, che il sottoscritto aveva portato all’attenzione dell’amministrazione nel corso del 2014, vogliono mettersi in gioco per gestire direttamente lo skate park di Trento sud e portare quel luogo di aggregazione fuori dal degrado.
L’attenzione merita di essere spostata su questi giovani, che scelgono di essere propositivi e di mettersi in gioco per migliorare il valore aggiunto della nostra comunità. Mentre questi ci fanno guardare al futuro con speranza e gratitudine, gli occupanti di professione sono impegnati a imbruttire il presente, non concediamo a questi ultimi la notorietà che li galvanizza.
Queste due realtà del mondo giovanile rivelano come ebbe a dire Confucio, che “l’uomo superiore è calmo senza essere arrogante; l’uomo dappoco è arrogante senza essere calmo”.
Claudio Cia