Ci mancava solo Silvano Grisenti a rendere ancora più ingarbugliata la controversia sul nuovo ospedale a Masi di Cavalese.
Nella sua audizione in IV commissione permanente il Sindaco di Cavalese Sergio Finato ha citato più volte il nome dell’ex Assessore provinciale Silvano Grisenti: “La Mak si muoveva assieme all’ex Scario (il vertice della Magnifica comunità di Fiemme, proprietaria dell’area della località Masi dove si vorrebbe costruire il nuovo ospedale), che accompagnato da Grisenti proponeva compravendite dei terreni limitrofi all’area, all’insaputa degli amministratori locali. Una cosa gravissima”. Su questa vicenda, mai prima d’ora era emerso il suo nome in sede istituzionale. Ora che è venuto a galla il ruolo di Grisenti come lobbista di una società privata, cosa peraltro legittima, sorge una questione soprattutto politica, visto che egli è il Presidente di Progetto Trentino, forza politica di maggioranza che esprime il Vicepresidente Mario Tonina all’interno della Giunta provinciale che, vorrei ricordare, deliberando l’interesse pubblico ha sposato la proposta di PPP (partenariato pubblico privato) presentato dalla cordata d’imprese con a capo la Mak Costruzioni di Lavis.
Scusate se mi sembra paradossale che in Trentino succedano cose simili. Come fare per garantire una reale trasparenza dell’azione politica in Provincia di Trento? La trasparenza è lo scrigno della democrazia.
Cons. Claudio Cia – Presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia
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L’articolo su “L’Adige” del 03.12.2022:
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L’articolo sul “Corriere del Trentino” del 03.12.2022:
Una lettera su “L’Adige” del 04.12.2022 con i pensieri di un cittadino trentino sul tema: