Dopo le audizioni in IV commissione permanente del Consiglio provinciale dove sono stati sentiti il Presidente del Giunta provinciale, il Sindaco di Cavalese, i rappresentanti dei territori – quelli delle Valli di Fiemme, Fassa e Cembra – e lo Scario della Magnifica Comunità, nuovi particolari irrompono nel dibattito politico sull’ipotesi di un nuovo Ospedale a Masi di Cavalese. Si apprende di un interessante documento – una proposta di contratto preliminare per la compravendita – dove emerge senza ombra di dubbio che già nel 2020, quando ancor tutto doveva rimanere segreto, l’ex Scario su preciso mandato agiva per assicurare alla Mak Costruzioni srl i terreni privati confinanti con l’area di proprietà della Magnifica Comunità, destinata alla costruzione del nuovo nosocomio. L’obiettivo era dunque acquistare terreni agricoli al costo di 7-8 euro a metro quadro per poi ottenerne la variazione della destinazione d’uso e così incrementarne il loro valore tanto da guadagnarci poi un sacco di quattrini. Ma, come era solito dire un mio caro amico Frate minore, il diavolo non può nascondere la coda. E c’è ancora chi vuole farci credere che il nuovo ospedale a Masi dovrebbe essere costruito nell’interesse dei cittadini? Più analizzo questa vicenda e più sono convinto dello squallore che vi si cela dietro. Pare proprio che i registi occulti di questa operazione a parole propongano l’eccellenza e si dichiarino di conseguenza attenti ai bisogni sanitari dei cittadini, con il solo fine di sdoganare una folle speculazione.
Parafrasando Paul Valéry, gli uomini si distinguono per ciò che mostrano e si assomigliano in ciò che nascondono. Il Trentino, la sua Autonomia, ha bisogno di verità non di “sfrugni“.
Cons. Claudio Cia – Presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia
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L’articolo su “L’Adige” del 10.12.2022:
L’articolo su “Il T” del 10.12.2022 che parla dell’incontro pubblico sul tema che si svolgerà a Cavalese il 16 dicembre 2022: