Ordine del giorno sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Estratto verbale dell’adunanza del 24 novembre 2009:

– o m i s s i s –

A me dispiace, non vorrei rovinarvi la festa, la festa in cui appunto il Sindaco è stato nominato Difensore dell’infanzia. Mi fa piacere, signor Sindaco, di questa nomina, anche se la percepisco un po’ questa festa un folklore in nome dell’infanzia. Quasi abbiamo bisogno delle disgrazie dei bambini per emergere noi. Io però una cosa vorrei chiedere a tutti: ma quand’è che questo bambino acquisisce il diritto di essere difeso dal Sindaco, quando? Quand’è che questo bambino può essere considerato bambino, e quindi avere l’attenzione della politica? Purtroppo sono le Leggi che decidono quando un bambino è un bambino. Io sinceramente a questa Legge non mi inchino, non mi inchino. Per me il bambino esiste dal momento in cui esiste nel grembo. A me non interessa se ha 3 mesi o prima, tanto più che in Europa ogni paese decide quando un bambino è un bambino.

Quindi magari a Londra un bambino viene riconosciuto tale in un tempo diverso di quando è riconosciuto in Italia. Io capisco che è un tema che solleva inevitabilmente barriere ideologiche, non è questo il mio obiettivo, quello di sollevare barriere ideologiche. Tuttavia non posso tacere che nel mondo, in Italia, in Trentino, ci riempiamo la bocca di bambini, però dimentichiamo che il primo diritto fondamentale del bambino è quello di nascere. Ma stranamente una cultura ha voluto, ha favorito, la percezione che il bambino fino a tre mesi, in Italia almeno, possa essere allontanato dal grembo materno come si allontana una zecca da una superficie cutanea, con la stessa facilità.

Qui vorrei pregarvi di non fraintendermi, io non sono qui a condannare la donna, perché nessuno ha il diritto di entrare nella sofferenza di chi fa questo passo. Io sono qui a dire che indubbiamente la politica ha favorito questa cultura per cui il bambino possa essere percepito come una zecca. Io in sala operatoria ci sono stato, ho assistito a interventi di rimozione di feti, non ci ho partecipato materialmente, ma li ho assistiti. Signori, a me non interessa se la Legge mi dice che a 3 mesi il bambino è considerato tale, io ho visto ciò che hanno strappato da quel grembo materno, e mi ricordo che anni fa, mi pare che allora era assessore alla sanità Pino Morandini, aveva proposto di seppellire questi corpicini, i resti di questi corpicini. Ci fu un’alzata di scudi che impedì tale destino a questi corpicini. Non sarebbe stato male, forse ci avrebbe aiutato a ricordarci che comunque, Legge o non Legge, questi erano dei bambini.

Quindi non siamo ipocriti quando si parla di bambini, questi sono bambini anche se la politica, la cultura dominante, non li considera. E questa è una colpa della politica. Io sinceramente non mi meraviglierei se fra qualche anno ci trovassimo qui a festeggiare la nomina del Sindaco Difensore dell’anziano, magari quando decideremo che l’anziano è soggetto di diritto fino a novant’anni, dopodiché magari si può trovare un’altra soluzione. Ecco, quindi, consigliere Porta, Lei faceva riferimento a bombe in testa ai bambini in giro per il mondo, non andiamo a cercarci le bombe in giro nel mondo buttate da americani o da chicchessia. La nostra politica è la bomba più letale sulla testa dei bambini. E quindi io spero di non avervi rovinato la festa, ma comunque tenete presente che ci sono anche questi bambini, che piaccia o non piaccia alla politica. Grazie.

– o m i s s i s –

Esito dell'iniziativa

 

Estratto della seduta consiliare del 24 novembre 2009:

 

 

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