Il PATT vuole trasformare l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero in circolo culturale?

L’11 marzo scorso l’assemblea ordinaria dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero (Ufte), convocata da alcuni soci, ha sfiduciato sia la presidente, dott.ssa Giorgia Pezzi, sia i componenti dell’intero consiglio di amministrazione, eletto solo da due anni.

Pare che a questo epilogo, cioè alla sfiducia, si sia arrivati dopo mesi di contrasti all’interno del Cda, contrasti che di fatto avrebbero bloccato ogni attività dell’Unione. Pare ancora che il motivo più profondo di tali divergenze sia stata la volontà della presidente (componente tra l’altro del direttivo provinciale del Partito Autonomista Trentino Tirolese) e di alcuni consiglieri di bloccare ed annullare il Progetto di Solidarietà Internazionale che prevedeva la realizzazione a Machagai (città del Chaco argentino) di una casa di accoglienza per bimbi in tenera età, figli di ragazze madri vittime di violenza.

Il progetto era stato avviato già due anni fa in collaborazione con la Fondazione “Camino a un Arco Iris” con sede nella Città di Machagai e con il Comune di Machagai, che ha messo a disposizione l’area e la mano d’opera e con la supervisione della Famiglia trentina di Machagai, presieduta da Elido Avancini. Il progetto per la realizzazione dell’opera era stato donato dall’architetto Carlos Alabe, professionista noto per aver realizzato scuole e ospedali.  Si era cominciato con la posa di una recinzione su tutta l’area, resa possibile dal contributo della Comunità della Valle dei Laghi e di altre Associazioni trentine. Inoltre alcune associazioni e costruttori della zona di Machagai avevano messo a disposizione ben 30.000 mattoni per la costruzione dell’Asilo Infantile. Si era insomma sulla buona strada per dare una risposta concreta a giovani ragazze madri ed ai loro bimbi in grande difficoltà sociale ed economica.

Per sostenere il progetto nell’agosto 2016 si è tenuta presso il parco di Lavis una manifestazione di beneficienza, con descrizione del progetto a Machagai a cura di un consigliere dell’Unione che salvo omonimie rientrerebbe tra i delegati del PATT della Valle dei Laghi, con successiva animazione musicale da parte di un coro “del quale fa parte il nostro Consigliere…” (come evidenzia il periodico dell’Unione) anch’esso ritrovabile tra i vertici PATT di Lavis.

Poi all’improvviso, per ragioni non chiare, è emersa la volontà di affossare il progetto, per il quale la Regione Trentino Alto Adige aveva già stanziato 35 mila euro nel 2016. La Provincia aveva bocciato nel 2016 una domanda di finanziamento presentata per motivi formali, ma attraverso i propri uffici aveva sollecitato la ripresentazione di una domanda di finanziamento entro il marzo di quest’anno. A riprova della volontà di cancellare questo progetto di solidarietà la presidente ha voluto restituire alla Regione i 35 mila euro già versati all’Ufte.

A monte di questa incredibile vicenda pare ci sia la volontà di modificare la mission dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero, chiamata a sostenere anche iniziative di solidarietà internazionali come recita l’art. 2 dello Statuto per le comunità di trentini emigrati, trasformandola in una specie di Associazione culturale e ricreativa. Cosa assolutamente legittima se non fosse che la Provincia interviene ogni anno con un contributo (si parla di 100 mila euro) proprio per sostenere le finalità di solidarietà internazionale ed assistenza dell’Unione ai nostri emigrati.

Già il logo dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero riporta in bella vista due stelle alpine, già su molti dei numeri del periodico dell’Unione si evidenziano esponenti del Partito Autonomista Trentino Tirolese con tanto di foto e saluti ossequiosi… non si vorrebbe che questo processo di colonizzazione si completi con la trasformazione dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero in una specie di circolo culturale, utile solo per il consenso interno di un partito politico locale…

Premesso quanto sopra, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

  1. se è al corrente della decisione della presidente dell’Unione delle Famiglie Trentine all’estero di cassare il progetto di solidarietà dell’Asilo d’Infanzia presso Machagai (Argentina);
  2. se è a conoscenza che malgrado la sfiducia all’intero Consiglio imposta dall’Assemblea dell’11 marzo, la presidente abbia successivamente convocato il Cda facendo approvare importanti documenti come il bilancio di previsione del 2018, e se ciò non prefiguri una palese illegittimità degli atti;
  3. se risulta al Presidente che l’Unione Famiglie trentine all’Estero voglia mutare la natura della propria missione modificando in questo senso anche lo Statuto;
  4. quali e quanti sono i contributi elargiti della Provincia negli ultimi tre anni, se siano stati impiegati per le finalità per le quali erano stati motivati e concessi e a quali risultati abbiano concretamente portato;
  5. se venendo meno eventualmente le finalità di solidarietà Internazionale e di aiuti agli emigrati e loro discendenti, siano giustificabili i contributi della Provincia all’Ufte.

A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.

Cons. Claudio Cia

 

L’articolo sul quotidiano “Trentino” dell’11 aprile 2017:

Esito dell'iniziativa

 

Interrogazione a risposta scritta presentata il 10 aprile 2017. L’iter sul sito del Consiglio provinciale: interrogazione n. 4342/XV

 

 

Risposta ricevuta il 9 novembre 2017: risposta interrogazione 4342 – Famiglie trentine all’estero

 

 

 

L’articolo su “La Voce del Trentino”: Il PATT colonizza l’Unione delle Famiglie trentine all’estero. Depositata un’interrogazione in Giunta.

 

 

L’articolo su “Agenzia giornalistica Opinione”: Unione famiglie trentine all’estero, Cia: “Il PATT vuole colonizzarla?”

 

 

 

Un esempio della “forte” presenza PATT nell’Unione…:

 

 

 

 

 

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