Perché continuare in spese che non conseguono risultati?

Sollevare questioni in cui direttamente o indirettamente si parla di Sinti e Rom non è facile perché qualunque cosa tu dica può essere classificata come preconcetto e quindi a priori respinta. L’obiettivo del mio intervento non è quello di schierarmi con o contro delle persone, ma evidenziare l’assurdità di una politica che, a mio giudizio, prende in giro e impoverisce tutti, usando il denaro di tutti.

A Trento in via del Ponte (Ravina), da oltre vent’anni, la città ha costruito un campo sosta con servizi per la comunità Sinta e Rom che da sempre vede il Comune impegnare risorse pubbliche in progetti di “accompagnamento educativo e di mediazione culturale e sociale” che nelle intenzioni dichiarate avrebbero dovuto, o dovrebbero facilitare, l’integrazione della stessa nel contesto cittadino.

A tale scopo, nei soli ultimi dieci anni sono stati investiti oltre 2 milioni di euro e non è finita qui. Un documento ufficiale del Comune, datato 27 marzo 2013, nel rideterminare il finanziamento aggiornandolo all’indice ISTAT rivela che per l’anno in corso verranno spesi, allo stesso scopo, 181.872 euro e 182.669 nel 2014. Se si considera che nell’insediamento di Ravina vivono 63 persone, nate a Trento, ciò ne viene che per ognuna di esse verranno spesi circa tre mila euro all’anno per progetti di “integrazione”. Tale spesa non è rivolta agli altri 150 soggetti che abitano gli insediamenti non autorizzati e che pertanto ne sono esclusi.

La comunità Sinta e Rom è presente a Trento da oltre 600 anni e il tempo trascorso pare non abbia avvicinato molto culture e stili di vita diversi, mettendoli in dialogo costruttivo tra loro. La stessa cosa si può dire per i tanti soldi spesi dal Comune. Il proverbio “chi più spende meno spende”, in questo caso viene smentito dai fatti. Su questo fronte la realtà impone alla politica di fermarsi perché ha fallito: non c’è integrazione, sono in aumento insediamenti illegali e disagio sociale che alimentano insofferenza tra individui e comunità. In tempo di spending review questa voce di costo non ha ragione di esistere, non è giustificata!

Premesso quanto sopra si chiede al signor Sindaco di sapere:

  • se non ritenga doveroso sospendere ogni politica di spesa in itinere che non ha e non porta frutto, che aumenta la dipendenza dai servizi sociali e che, visti i risultati conseguiti, non motiva il denaro speso.

Esito dell'iniziativa

 

Domanda di attualità inviata il 21 maggio 2013. In attesa di risposta.

 

Allegati:

 

Vai alla lettera al giornale: Sinti non integrati, basta soldi dal Comune

 

Documento del Comune: Accompagnamento educativo e Mediazione culturale

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