Perchè l’IPRASE non è autonomo nella valutazione delle conoscenze linguistiche dei docenti?

Dal sito www.iprase.tn.it l’IPRASE – Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa – è Ente Strumentale della Provincia Autonoma di Trento, secondo quanto disposto all’ Art. 33 della L.P. 16 giugno 2006, n. 3, con il compito di promuovere e realizzare iniziative di formazione continua, ricerca e sperimentazione a sostegno dell’innovazione didattica e dello sviluppo del sistema educativo provinciale.

L’Istituto progetta e attua percorsi di formazione e aggiornamento rivolti al personale della scuola nell’ottica dello sviluppo professionale continuo e in relazione ai fabbisogni formativi connessi al reclutamento di nuovo personale. Da qualche tempo la politica scolastica provinciale è orientata a promuovere l’insegnamento delle discipline curricolari in lingua straniera, nella convinzione che basti conoscere qualche parola in tedesco e in inglese per dimenticare le indubbie difficoltà degli studenti che in Trentino, a differenza di quanto avviene nel resto d’Italia e in omaggio ad una millantata competenza primaria, possono essere ammessi all’esame di Stato senza aver superato i debiti formativi che i professori sono invitati a chiamare “carenze”.

Molti docenti sono stati invitati a testare il loro grado di conoscenza del tedesco e dell’inglese dagli operatori appartenenti ad una società, la ATOS s.r.l., che opererebbe a fianco dell’IPRASE. Tale società ha sede a Desio (Monza Brianza), con sedi secondarie a Trento e Rovereto, due soci (Francesco Cimmino e Pasquale Cicoira), un amministratore unico (Francesco Cimmino) e un capitale sociale di 10.000 euro. Tale società ha come oggetto sociale “la prestazione di servizi per la formazione e selezione del personale per enti pubblici, aziende e per le singole persone” e molto altro, come si legge nella visura camerale.

E’ noto che alla Provincia Autonoma di Trento non mancano le risorse umane (più di 4.000 dipendenti, senza contare le società di “sistema”) e quindi è piuttosto curioso che le operazioni di monitoraggio delle competenze linguistiche dei docenti siano esternalizzate.

Premesso tutto quanto sopra, si interroga il Presidente della Provincia autonoma di Trento per sapere:

  • in che modo è stata selezionata la società a responsabilità limitata ATOS, a cui sono state affidate le attività relative all’attuazione di parte del piano relativo al trilinguismo;
  • quali sono le eventuali altre attività affidate alla suddetta società relative alla scuola (o ad altri settori) e con quali costi, visto che le risorse per la scuola stessa sono in costante diminuzione e le retribuzioni dei docenti sono ferme da molti anni, pur con aggravio di carichi di lavoro;
  • quali altre società hanno partecipato all’eventuale selezione;
  • quali specifiche competenze per l’accertamento linguistico possiedono i collaboratori/dipendenti della ATOS srl e se la stessa si avvalga, allo scopo, di subappalti con incarichi a terzi e chi siano gli eventuali terzi;
  • quanti dipendenti ha IPRASE, il cui specifico “compito di promuovere e realizzare iniziative di formazione continua, ricerca e sperimentazione a sostegno dell’innovazione didattica e dello sviluppo del sistema educativo provinciale” pare sia stato in questo caso affidato alla sopra citata società;
  • se non sarebbe stato opportuno, per risparmiare risorse pubbliche, che fossero gli stessi dipendenti o i collaboratori assegnati ad IPRASE provenienti da altre amministrazioni, a curare la verifica delle competenze linguistiche dei docenti;
  • se esistano altre società, associazioni, cooperative, agenzie private o “miste” a cui siano stati affidati (ed eventualmente con quale procedura) servizi che rientrano nelle competenze statutarie di IPRASE e con quali costi a carico della collettività;
  • se le realtà affidatarie dei suddetti servizi siano riconducibili, nella compagine societaria, nell’amministrazione o negli organi sindacali di controllo a soggetti legati da rapporto di parentela, affinità o coniugio con persone appartenenti alla realtà politica locale, indicandone il nominativo in caso di risposta affermativa.

A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.

Cons. Claudio Cia

Esito dell'iniziativa

 

 

Interrogazione presentata il 6 febbraio 2015. Segui l’iter sul sito del Consiglio provinciale: iter interrogazione

 

 

Risposta ricevuta il 31 marzo 2015:

 

Interrogazione n. 1284 – Iprase

 

Interrogazione n. 1284 – Iprase – allegato

 

 

 

Risulta evidente che al mio ultimo quesito non è stata fornita risposta, il che mi obbliga a riformularlo con una nuova interrogazione: Su IPRASE risposta incompleta o reticente?

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.