Le piramidi di Segonzano costituiscono senza ombra di dubbio uno dei patrimoni ambientali del Trentino. Queste formazioni geologiche, tanto maestose quanto delicate, sono il risultato della continua azione di erosione delle acque sul terreno in un deposito morenico, lasciato dalle lingue dei ghiacciai in epoca quaternaria. Queste particolarità della natura sono visitabili tutto l’anno grazie ad un sentiero che, a quanto risulta dalle varie brochure delle aziende di promozione turistica, dovrebbe essere “appositamente attrezzato e ben segnalato”. Chi però durante il 2014 si è recato a visitare questa rara attrazione naturale, nonostante il pagamento di un ticket stabilito dal locale Comune di Segonzano, ha potuto constatare una situazione precaria e non corrispondente alle attese.
I percorsi sono circondati da erbacce e arbusti incolti, la cartellonistica è sbiadita tanto da impedire la lettura delle informazioni, i cosiddetti punti panoramici si trovano in zone che di panoramico hanno ben poco, tanto da permettere a malapena di intravedere le formazioni rocciose delle piramidi.
Inoltre, sono spesso inaccessibili perché delimitati da staccionate di legno, che sistematicamente vengono scavalcate dai visitatori, che dopo mezz’ora di camminata in salita non hanno intenzione di tornarsene a casa senza almeno una foto. E’ una situazione di pericolo che vede anche bambini e anziani muoversi in zone decisamente pericolose e a rischio cedimento (si invita a valutare le fotografie in allegato). Tra l’altro il percorso, illustrato come camminata medio-facile, risulta in realtà assai più impegnativo, ciò crea difficoltà impreviste quando si è in presenza di bambini o di persone anziane.
La cosiddetta area “pic-nic” è in realtà un tavolo in legno in una zona ombrosa circondata da cartelli di pericolo, che invitato a “non oltrepassare i nastri di cantiere”. Peccato che i nastri di cantiere non siano presenti, quindi si ripetono le scene di visitatori che si inerpicano fino a cercare un punto dal quale poter sbirciare le tanto celebrate “piramidi di terra”, pubblicizzate dalle varie Aziende di promozione turistica, ma delle quali, curiosamente, non vi è traccia sul sito del Comune di Segonzano che, in compenso, pubblicizza sulla sua home page la presenza sul territorio comunale di un Consigliere provinciale del PATT, sicuramente meritevole di interesse, ma magari non superiore a quello del patrimonio naturale costituito dalle rare formazioni geologiche (approfondisci qui la questione).
Quelle appena fatte non sono considerazioni soggettive ma l’oggettività del degrado dell’area è denunciata anche da svariate recensioni che possono essere reperite comodamente in Internet, oltre che dalla documentazione fotografica che allego.
Eppure, mi risulta che il Comune di Segonzano il 20 febbraio 2014 avesse già deliberato l’approvazione del progetto esecutivo di un belvedere da eseguirsi a cura del Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale della P.A.T. (vedi documento: Progetto esecutivo belvedere).
Premesso quanto sopra, si interroga la Giunta provinciale:
- per sapere a che punto sia l’iter del procedimento sopra richiamato;
- se questo sia inserito in un quadro più ampio di un ripristino organico dell’area che ne garantisca una fruibilità e accoglienza degna dell’unicità del sito naturale;
- quali siano le garanzie in merito alla sicurezza e agibilità del percorso per l’anno 2015.