Politica della responsabilità, se non ora, quando?

Il Sindaco nel presentare e giustificare al Consiglio comunale il Bilancio di previsone 2013, ha parlato di «etica della spesa pubblica», di una «politica della responsabilità», che significa «interrogarsi sulle conseguenze delle nostre azioni». Affermazioni che stridono di fronte a spese, peraltro anche recenti, che evidenziano, a mio avviso, una superficialità nella gestione della cosa pubblica. Esempi di sprechi: spesi oltre 20.000€ per l’acquisto di 6 griglie per alberi del valore di 3.000€ ciascuna, visibili all’ingresso principale della nuova sede dell’Ufficio funerario; spesi oltre 103.000€ per la struttura pressostatica destinata a coprire la piscina di via Fogazzaro, che ora sta marcendo in un magazzino del Comune; spesi oltre 6.000€ per un capriccio equestre che ha comportato l’acquisto di articoli (sella, briglie, vestiario, ecc…), poi finiti in cantina, per dotare la polizia municipale della sua cavalleria, ecc…

Molti sono gli sprechi, ma pochi quelli che vengono alla luce. L’ultimo, a mio parere, si può contemplare a Valsorda. Nel nuovo piccolo parco giochi (grande quanto un normale cortile di casa) sono stati collocati 6 panchine, dal costo di 1.940€ ciascuna, una panca in legno da 1.884€ e ciliegina sulla torta, 2 cestini dal costo di 1.200€ cadauno: una spesa complessiva di 14.724€. Si rimane sbalorditi nel vedere che in uno spazio assai limitato siano state collocate così tante panchine, neanche se contemporaneamente dovesse sedersi tutta la popolazione del paese. Non sono dunque da biasimare quanti del posto mi hanno contattato e partecipato il dubbio che forse qualcuno ci ha “mangiato sopra”.

Mi sono recato in un’azienda che tratta articoli anche per arredo urbano e ho potuto verificare che ci sono in commercio panchine belle, funzionali e acquistabili a 500€ ciascuna e cestini a meno di 200€ l’uno, compresa la posa in opera. Di queste panchine, recentemente ne sono state collocate 4 nei pressi dell’Ospedale di Rovereto con colore-verniciatura a finire su richiesta.

Da questa premessa la domanda giunge spontanea e per questo il sottoscritto consigliere comunale interroga il signor Sindaco per sapere:

  • come giustifica il fatto che, pur essendoci articoli aventi i requisiti di legge a prezzi modici, il Comune riesca sempre ad imbattersi solo in quelli che costano “un occhio della testa”;
  • come giustifica il fatto che in uno spazio così piccolo siano state collocate 6 panchine lunghe m 1,80 e una panca in legno lunga m 2;
  • chi ha autorizzato il numero e il tipo di panchine e cestini?
  • come intende porre un freno a questi e altri simili eccessi di spesa?

altri post collegati: Quel giardino pubblico in Valsorda…

Esito dell'iniziativa

 

Interrogazione inviata il 5 marzo 2013. Risposta dell’Assessore competente il 5 novembre 2013.

 

Leggi la risposta: risposta – Politica della responsabilità

 

 

Guarda le foto e il progetto nel post collegato:

 

Quel giardino pubblico in Valsorda…

 

 

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