All’inizio del dicembre scorso si è appresa dalla stampa la notizia preoccupante della scoperta di “9 bombe Molotov sotto i mezzi della Polizia Locale di Trento”, che fortunatamente non sono esplose. Gli ordigni erano stati ritrovati casualmente sotto le autovetture collocate nella parte posteriore al comando dei vigili urbani, di solito scarsamente custodita.
Da notizie circostanziate si apprende un fatto alquanto inquietante, se fosse confermato, mai apparso sulla cronaca locale.
Dopo soli nove giorni dal rinvenimento delle molotov sarebbero stati trovati nove proiettili sotto le automobili private dei funzionari parcheggiate nella parte posteriore della sede del Comando della Polizia Locale di Trento, non sorvegliata da telecamere. Se ne sarebbe accorto proprio uno dei commissari della Polizia locale in turno lavorativo il quale, pare in accordo con il Nucleo di Polizia Giudiziaria, avrebbe ritenuto di non stendere in merito alcuna relazione di servizio e tanto meno di non procedere a comunicare l’accaduto alla Questura e alla Procura.
E’ evidente una correlazione tra i due fatti: nove Molotov e nove proiettili. L’attribuzione ipotetica dell’azione di sicuro non è a sprovveduti, poiché a conoscenza dell’assenza di telecamere per posizionare i proiettili senza essere visti da alcuno. Ora è lecito supporre che sia stato un atto intimidatorio sicuramente non da minimizzare, che si sarebbe dovuto conoscere per far sì che almeno tutti coloro che con la loro nota e riconosciuta dedizione al proprio dovere in Polizia fossero debitamente allertati. Infatti, dopo le Molotov, dopo i proiettili, che cosa deve aspettarsi la Polizia? La trasparenza nella diffusione delle notizie potrebbe sensibilizzare i cittadini ad aprire gli occhi e a collaborare reciprocamente con le forze dell’ordine per l’incolumità di entrambi le parti.
Premesso quanto sopra, si interroga l’Assessore competente per sapere:
- Corrisponde al vero che siano stati rinvenuti nove proiettili sotto le macchine dei funzionari di polizia parcheggiate nella parte posteriore della sede del Comando di Polizia Locale di Trento?
- Con risposta positiva alla precedente domanda, perché non è stata redatta alcuna comunicazione e informato chi di dovere circa il rinvenimento dei proiettili?
- Perché non è stata resa nota al pubblico la notizia dei proiettili, come per le Molotov?
- Quali provvedimenti in merito alla ulteriore tutela degli agenti della Polizia Locale (su tutto il territorio provinciale e in ogni loro situazione) sono stati adottati, quali sono in corso di adozione e, qualora non fosse stato fatto nulla, se si intende prendere in considerazione la grave problematica della sicurezza dei nostri agenti dopo i rinvenimenti delle Molotov e dei proiettili?
A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.
Cons. Claudio Cia
L’articolo sul quotidiano “Trentino” del 21 aprile 2018:
L’articolo sul quotidiano “Trentino” del 21 aprile 2018: