Potenziamento degli uffici nelle valli per una rapida risposta ai cittadini.

Posto che, il Disegno di legge n. 55/XVI di iniziativa giuntale presenta tra i suoi obiettivi quello della “semplificazione dei procedimenti”. A tale scopo la normativa introduce alcune “disposizioni per la digitalizzazione e la semplificazione amministrativa”. In particolare, la relazione illustrativa del citato Ddl, per quanto riguarda le “Disposizioni in materia di semplificazione” cita – tra i principi che devono orientare la semplificazione – : “la riduzione delle fasi procedimentali e degli organi o dei soggetti intervenienti nel procedimento; la riduzione degli oneri amministrativi che gravano sui cittadini e sulle imprese e dei termini per la conclusione dei procedimenti; la riduzione e accorpamento dei procedimenti amministrativi, l’individuazione di procedure che il cittadino possa gestire in autonomia, con particolare riguardo alle modalità di presentazione delle domande”.

Considerato che, il documento predisposto dalla Task force di 16 esperti selezionati dalla Giunta Provinciale denominato “Covid-19 – Obiettivi e priorità per l’economia e il lavoro” evidenzia un problema ovvero quello del ridisegno dei tempi, degli spazi e delle modalità di fruizione dei servizi urbani, sostenendo come sia necessario “riflettere sugli orari di apertura, il dimensionamento degli accessi, le misure di separazione tra gli utilizzatori e tra questi e gli operatori”. Proseguendo nel documento, al punto 8.1 denominato “La digitalizzazione e i modelli di intervento della Pubblica Amministrazione”, gli esperti avanzano la proposta di immaginare “l’istituzione di uffici – se del caso comuni anche a più amministrazioni – che siano appositamente dedicati alla gestione delle procedure e, dunque, a dare più rapida risposta agli interlocutori privati”. È da ritenersi, infatti, che qualunque intervento venga messo in campo dalla Pubblica amministrazione che non tenga conto del progressivo invecchiamento della popolazione trentina (quindi con un possibile aumento del rischio di infezione da Covid-19, della potenziale pericolosità per la stessa vita degli over-50 con o senza patologie pregresse e delle forti limitazioni allo spostamento che conseguono dall’avanzare dell’età), dell’improbabilità che – almeno per i prossimi due o quattro anni (a seconda degli scenari) – al termine dell’emergenza si possa ritornare alla formazione di assembramenti, anche di modeste dimensioni (come quelli che si formano nell’attesa del proprio turno all’esterno di un ufficio) oltre che della possibilità di accesso ad una rete con qualità performanti (non solo per le aziende con più di dieci addetti – il 94,7% delle quali secondo Ispat ha una connessione a banda larga o fissa – ma anche alle imprese con un numero di addetti inferiore e alle famiglie trentine) sia da considerarsi scarsamente lungimirante.

Constatato che, proprio in virtù delle esigenze delle aziende trentine – dislocate su tutto il territorio provinciale (non quindi solamente nei grandi centri) al contrario degli attuali uffici necessari all’espletamento delle loro funzioni – nonché nella prospettiva di realizzare il massimo decentramento possibile nell’ottica di un avvicinamento della Pubblica amministrazione e delle sue funzioni ai cittadini trentini, si ritiene fondamentale l’attivazione dei cosiddetti “sportelli mobili” di alcuni servizi provinciali (Agenzia del Lavoro, Cinformi ecc.) – i quali potrebbero trovare sede nei palazzi delle Comunità di Valle – con lo scopo di agevolare la gestione delle pratiche, fornendo una rapida risposta alle nostre aziende, oltre a rappresentare un luogo ideale di incontro tra chi offre e chi domanda lavoro, evitando così che imprenditori e candidati al lavoro si riversino nel capoluogo (oppure nei maggiori centri) creando pericolosi assembramenti che potrebbero innescare una nuova infezione su larga scala. Tutto ciò premesso,

il Consiglio della Provincia autonoma di Trento impegna la Giunta provinciale

tenendo conto che la Provincia ha attivi sul territorio sportelli periferici, a potenziare i servizi, anche considerando l’attuale contesto di tipo digitale, che siano di supporto ai cittadini nella gestione delle pratiche burocratiche e, dunque, a dare  una più rapida risposta ai cittadini che risiedono ed operano nelle valli del Trentino.

Cons. Claudio Cia

Esito dell'iniziativa

 

Proposta di Ordine del Giorno, collegata al disegno di legge n. 55/XVI “Ulteriori misure di sostegno per le famiglie, i lavoratori e i settori economici connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”: approvata

 

 

L’iter sul sito del Consiglio provinciale: mozione n. 6/55/XVI

 

 

 

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