Non so se i corpi che ho visto rannicchiati, prima e dopo il consiglio comunale di mercoledì 19 novembre, appartengono a figure di una cartolina già vista, certo è che quando il freddo ti avvolge e penetra nelle ossa, certe immagini si impongono alla tua attenzione perché non puoi sottrarti dal provare ad immaginare quanto è grande la crudeltà della solitudine e del gelo che privano di dignità le persone che eventi della vita costringono a vivere sulla strada avvolti in cartoni, nylon e qualche coperta.
Sotto il colonnato del Santuario della Madonna delle Laste, sul marciapiede di via Stoppani e all’ingresso di un condominio in via Antonio Gazzoletti ho visto individui che, pur ipotizzando vissuti diversi, vivono un unico presente: l’assenza di speranza nel futuro.
Premesso quanto sopra si chiede al signor sindaco di sapere:
- se è a conoscenza che nei luoghi indicati in premessa ci sono persone che vivono all’addiaccio e se sono state identificate;
- se per accogliere quanti ne hanno bisogno i dormitori pubblici sono già stati aperti, quanti sono i posti letto a disposizione e se si prevede che possano essere numericamente sufficienti per i bisogni crescenti di povertà sulla città di Trento;
- se sul sito del Comune è possibile riportare sull’homepage il recapito dell’unità di strada che permetta ad ogni cittadino di segnalare situazioni come quelle riportate al sottoscritto.