Dalle elezioni comunali è cambiato ben poco… a parte qualche “grande novità” come l’inaugurazione della Palazzina Liberty che viene tolta e rimessa in congelatore in base alle esigenze di immagine del Sindaco e all’annuncio di due vigili in più, – tacendo però il numero di quelli che andranno in pensione e di quelli che hanno chiesto il trasferimento ad altri incarichi – le richieste della città restano sempre le stesse, tutte riconducibili ad una sola: un’amministrazione più coraggiosa.
Abbiamo una zona sportiva a Trento sud disseminata di spazi vuoti in abbandono e cemento, è necessaria la riqualificazione “leggera” dell’area trasformandola in un parco dello sport, con zone verdi e percorsi ciclabili. La città capoluogo necessita di un centro natatorio al passo coi tempi, ma a quanto pare non è più nell’agenda dell’Amministrazione.
A Trento nord persistono sempre gli impattanti ecomostri, che in collaborazione con la Provincia vanno immediatamente abbattuti, adibendo almeno momentaneamente queste zone ad area verde, che darebbero finalmente una boccata di ossigeno al grigiume degli errori/orrori urbanistici della zona. L’ex Sloi… eterno problema cittadino che emerge in campagna elettorale e come un fiume carsico scompare nelle profondità della consiliatura; abbattiamo almeno le strutture e anche li restituiamo un minimo di decoro alla zona in attesa della bonifica.
Nel centro città si aspetta da anni la sistemazione di Piazza Mostra (ora parcheggio). Un’associazione aveva proposto una pregevole riqualificazione low cost, ma a quanto pare anche questa volta si opterà per una mezza scelta, un po’ come in Santa Maria, come se modificare la pavimentazione di una piazza possa modificare qualcosa negli equilibri urbani. La popolazione reclama scelte con una visione più coraggiosa e a lungo termine.
Ultimi, ma non per importanza, l’ex Hotel Panorama e l’area ex Italcementi. La struttura di Sardagna deve tornare un’attrattiva turistica collegata con le altre proposte cittadine e deve essere la vetrina su Trento e sui prodotti del Trentino, mentre la sottostante area ex Italcementi non può certo restare un cratere ai margini della città. Sogno un parco che possa ospitare un moderno e decoroso campeggio, con servizi accessori per tutta la cittadinanza.
Claudio Cia
L’articolo sul quotidiano “l’Adige” del 22 ottobre 2015: