A metà gennaio 2018 il sindaco di Trento, dopo una prima riunione svoltasi alla vigilia di Natale, si faceva promotore e portavoce di rivendicazioni presso l’Agenzia provinciale per la Rappresentanza Negoziale (Apran) e PAT, circa un congruo aumento dell’indennità di vigilanza causata dalla particolarità del servizio di Polizia locale svolto a Trento, a contatto quotidianamente con situazioni di degrado e di pericolo specifici della città capoluogo, rispetto ad analoghi servizi svolti nelle altre valli del Trentino. Tale aumento, secondo le intenzioni, sarebbe previsto e richiesto solamente per la Polizia locale di Trento.
Al termine della riunione il Sindaco si congedava promettendo di rispondere in altra riunione, entro fine febbraio, alle richieste del personale in assemblea. Ad oggi, metà marzo, il Sindaco di Trento non ha ancora dato alcuna risposta agli impegni presi in assemblea.
Premesso quanto sopra, si interroga l’Assessore competente per sapere:
- se il Sindaco di Trento si sia effettivamente attivato in sede PAT come promesso, e quali siano gli esiti scaturiti dagli incontri;
- se la PAT ha intenzione di riconosce la particolarità del servizio di Polizia locale svolto a Trento, a contatto quotidianamente con situazioni di degrado e di pericolo specifici della città capoluogo, rispetto ad analoghi servizi svolti nelle altre valli del Trentino;
- se il Sindaco di Trento si sia effettivamente attivato in sede Apram come promesso, quali siano gli esiti scaturiti dagli incontri, in particolare indicando l’ammontare dell’eventuale aumento dell’indennità espressa in premessa.
A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.
Cons. Claudio Cia