Promuovere famiglia e produttività con il telelavoro

In Trentino gli enti che hanno un numero elevato di dipendenti con attività amministrative (ad esempio, azienda sanitaria e Provincia) hanno intrapreso o stanno intraprendendo delle politiche lungimiranti di uso flessibile del personale con il telelavoro. In tempo di “vacche magre” il bisogno aguzza l’ingegno e poiché il contesto economico obbliga la pubblica amministrazione a ridurre i costi con il dovere di mantenere alta la qualità dei servizi offerti, uno dei percorsi da esplorare con coraggio è quello appunto del telelavoro. Telelavoro significa lavorare a distanza tramite l’uso delle tecnologie
di telecomunicazione. Il Comune di Trento nonostante il numero elevato di dipendenti (1552) ne ha in regime di telelavoro solo 8.

I benefici del telelavoro sono ben documentati da ricerche di mercato, ed includono un rilevante incremento di produttività , un senso di libertà personale, un uso migliore del tempo, contenimento dell’utilizzo dei mezzi di trasporto e persino risparmio per l’azienda per quanto riguarda utilizzo dei locali, usura delle dotazioni, spese per le utenze, mensa e minor ricorso  all’assenza per malattia.

Il beneficio maggiore è senza dubbio quello di  passare più tempo in famiglia e di poter conciliare gli impegni professionali con quelli famigliari, tutelare e sostenere la maternità e la paternità. Pensiamo ad esempio ad una mamma o ad un papà che, potendo ricorrere al telelavoro, possono accudire i propri figli senza dover ricorrere all’asilo nido. Oppure al dipendente che, grazie al telelavoro, può prendersi cura di un parente affetto da patologia invalidante senza dipendere totalmente dai servizi assistenziali.

Premesso quanto sopra si propone di impegnare il Sindaco e la Giunta:

  • a favorire una politica per far crescere un sistema organico e funzionale per il telelavoro;
  • ad adottare una politica che allarghi  la possibilità di aderire al telelavoro a quanti hanno figli in tenera età (0-6 anni), familiare da accudire, pendolari costretti a percorrere lunghi distanze e dipendenti con difficoltà di deambulazione;
  • a rendere conto annualmente alla commissione bilancio e politiche sociali circa gli effetti economici e sociali che ne conseguono da tale politica lavorativa.

Esito dell'iniziativa

 

Il sindaco non ha ancora risposto.

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