Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni concernenti le criticità rilevate in questo periodo presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cles.
Tali criticità riguardano il sottodimensionamento della dotazione di personale per un’unità operativa che è messa particolarmente sotto pressione durante il periodo invernale, in considerazione della rilevante incidenza di interventi resi necessari da incidenti e infortuni, con un’ampia casistica traumatologica, che si verificano lungo le piste da sci.
Nello specifico, le segnalazioni ricevute indicano la presenza in Pronto Soccorso di un unico medico a copertura delle 24 ore, cui si affiancano 2 infermieri e un OSS. Solo per alcune ore, nel corso della giornata, un ulteriore medico viene staccato dal proprio reparto di riferimento per supportare il collega presso il Pronto Soccorso.
Non è difficile comprendere come un organico così ridotto non possa garantire tempi di attesa accettabili, anche in presenza di pazienti che presentano traumi importanti. A tale riguardo, ci sonostati segnalati tempi che arrivano anche a oltre le 8 ore.
A tale riguardo, si interroga la Giunta provinciale per sapere:
- com’ è possibile che il terzo Pronto Soccorso per accessi della provincia di Trento sia stato così depauperato di professionisti sanitari e si presenti oggi del tutto inadeguato a far fronte alla numerosità degli interventi richiesti, con l’aggravante che nel periodo invernale un aumento di accessi – in relazione al verificarsi di incidenti sulle piste da sci – è ampiamente prevedibile?
- come intendono la Provincia e l’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari porre rimedio aduna situazione che, con tutta evidenza, non corrisponde adeguatamente alle necessità e alle aspettative dell’utenza e, allo stesso tempo, sovraccarica di lavoro il personale, sottoponendolo ad un carico di tensione e di stress che andrebbe senz’altro evitato?