Sarà che siamo nel 2018, anno delle elezioni provinciali, sta di fatto che i palazzi della pubblica amministrazione e affini hanno inspiegabilmente accusato una curiosa carenza di personale direttivo, altrimenti non si spiegherebbero i numerosi bandi aventi come scopo quello di individuare ed assumere numerosi dirigenti e direttori.
Si sa che non mancano mai cortigiani pronti a prestare servizio al soldo di chi oggi comanda. E oggi chi tira le fila di questa pubblica amministrazione è una coalizione di centrosinistra che non si rassegna a perdere il potere a favore del centrodestra autonomista: per questo, se non è in grado di gestirlo in prima persona, cerca di creare le condizioni per controllarlo e condizionarlo da dietro le quinte in attesa di tempi migliori.
Il centrosinistra ha la consapevolezza che l’aria è cambiata e c’è chi vorrebbe lasciare in eredità al centrodestra autonomista una schiera di direttori e dirigenti prodotti da un sistema in decadenza e che ai più appare clientelare. L’obiettivo è quello di rendere problematico governare in un ambiente non proprio affine.
Questa amministrazione deve fermarsi, sospendere tutti i concorsi per figure con compiti direttivi e dirigenziali, e lo deve fare subito, perché è risaputo da tutti come da anni in Trentino questi vengano confezionati ad arte, su misura per arruolare gli adulatori che più si prestano a questi ignobili giochetti. Sono anni che in Trentino la meritocrazia non è il requisito principe delle assunzioni…