La Provincia di Trento finanzia corsi di arabo per musulmani e figli di immigrati

E’ stata pubblicata in giornata la risposta all’interrogazione del consigliere provinciale Claudio Cia dal titolo “Estremismo islamico in Trentino, tra moschee abusive ed imam”.

Viene data risposta ai quesiti del consigliere riguardanti i contributi elargiti negli ultimi 5 anni per attività riconducibili al mondo islamico ed emerge la questione finora inedita del finanziamento di corsi di lingua araba per musulmani non arabofoni e figli di immigrati, pure su 4 livelli, oppure corsi di lingua e cultura albanese, attività per il mantenimento dell’identità, e contributi per cene etniche e “l’intrattenimento e tempo libero”.

Claudio Cia si dice incredulo: “Siamo alla follia. Non riesco a capacitarmi di come la Provincia di Trento si possa permettere, assieme a sostegni del tutto legittimi di corsi di lingua italiana e attività per favorire l’integrazione, di finanziare attività di “mantenimento dell’identità” e corsi di lingua araba per figli di immigrati. Qual è il senso?”. E conclude ironizzando: “Pensavo che il progetto del trilinguismo riguardasse italiano, inglese e tedesco. Evidentemente devo aver perso qualche passaggio”.

Viene riportato anche il lungo elenco delle associazioni che hanno beneficiato dei contributi provinciali, che da un rapido conteggio raggiungono i 150.000 euro:

alla “Comunità Islamica del Trentino Alto Adige” sono stati liquidati 23.470,62 euro solo nel 2011, 22.362,00 nel 2012, il 2013 non è riportato, 17.106,33 nel 2014 e 9.527,00 nel 2015.

Al “Centro Islamico Val di Non e Sole” sono andati 8.684,00 nel solo 2015.

Al “Forum Alb” 9.616,32 euro nel 2011, 16.365,42 nel 2012, 11.741,66 nel 2013, 13.877,00 nel 2014 e 10.790,36 nel 2015.

Per “Ponte Al Amel” 819,84 nel 2014. “Il cammino 2014” ha ricevuto 4.144,00 euro nel 2014 mentre il “Centro Islamico di Rovereto” ha visto concessi 4.280,00 euro poi revocati in quanto non hanno presentato il bilancio consuntivo.

Il totale arriva quindi a oltre 148.000 euro di finanziamenti della Provincia, ma secondo Cia mancano dati: “Alcuni anni non sono riportati o viene indicata la “prosecuzione di corsi di lingua araba” senza indicare gli anni precedenti”.

Il consigliere chiedeva inoltre quante sono le moschee presenti sul territorio della Provincia e le generalità dei loro imam, quante di queste risultano autorizzate o abusive anche in base alle segnalazioni della popolazione, e quale linea intende adottare la Provincia per monitorare l’estremismo islamico. Queste domande vengono liquidate dall’Assessore Zeni con poche parole: “Non si hanno elementi di competenza da comunicare”.

Evidentemente – sostiene Claudio Cia- la Provincia non ha ritenuto meritevoli di risposta le preoccupazioni di molti cittadini, tanto più che la mia interrogazione citava i tragici fatti di Parigi, e questa risposta, pubblicata nel giorno dei nuovi attentati a Bruxelles suona come una beffa. I cittadini trentini devono sapere che con i loro soldi si finanzia la non integrazione, appare poi offensivo che la Provincia mi risponda che non conosce il numero di moschee presenti in Trentino, quando poi va a finanziare la giornata della “Moschea aperta. Alla scoperta dell’Islam”.

L’interrogazione e la risposta: “Estremismo islamico in Trentino, tra moschee abusive ed imam”.

Claudio Cia

Esito dell'iniziativa

 

Comunicato inviato ai media locali il 23 marzo 2016

 

 

La risposta all’interrogazione: risposta interrogazione – Provincia e associazioni islamiche

 

 

 

L’intervista su radio NBC:

 

 

 

 

L’articolo su “La Voce del Trentino”: Corsi di arabo per musulmani e figli di immigrati, 150.000 di finanziamenti dalla provincia

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