Trento “isola felice? Forse, ma certamente non pulita anzi, sempre più vi sono zone trattate alla stregua di un letamaio: realtà visibile a chiunque voglia vedere. Lo “spettacolo” è imputabile all’assenza non solo di interventi mirati da parte degli operatori ecologici, ma soprattutto dalla mancanza di rispetto e civiltà di alcuni proprietari di cani che li lasciano liberamente insudiciare lo spazio pubblico come fosse un porcile. Evidentemente queste persone, prive di senso civico, non considerano la città un bene comune da rispettare.
In questi giorni, ad esempio, sono stato invitato a prendere visione del degrado e dell’incuria in cui versa via Lavisotto, dove in prossimità delle piante ornamentali vi sono cumuli e depositi di escrementi animali che deturpano occhi, naso e che espongono a criticità igienico sanitarie.
Tale situazione è stata più volte segnalata al Comune e alla Polizia Municipale senza però ottenere interventi mirati per disincentivare un comportamento dannoso a tutti. E pensare che per agevolare la raccolta delle deiezioni canine, l’Amministrazione pubblica spende ogni anno 70.000 € al fine di assicurare appositi sacchetti che possono essere usati gratuitamente. Vale la pena continuare ad investire tali risorse se questi sono i risultati?
Da questa premessa la domanda giunge spontanea e per questo il sottoscritto consigliere comunale interroga il signor Sindaco per sapere:
- se allo studio c’è una strategia che prevenga tali comportamenti al fine di restituire rispetto e decoro al territorio, in tal caso quale;
- se ritenga doveroso rivalutare la bontà dell’acquisto di sacchetti per le deiezioni canine, con l’impiego di risorse pubbliche;
- se tra i compiti degli operatori ecologici c’è anche quello di rimuovere eventuali deiezioni canine dagli spazi comuni.