Non so se i corpi che ho visto rannicchiati, prima e dopo il consiglio comunale di mercoledì 19 novembre, appartengono a figure di una cartolina già vista, certo è che quando il freddo ti avvolge e penetra nelle ossa, certe immagini si impongono alla tua attenzione perché non puoi sottrarti dal provare ad immaginare quanto è grande la crudeltà della solitudine e del gelo che privano di dignità le persone che eventi della vita costringono a vivere sulla strada avvolti in cartoni, nylon e qualche coperta.
Sotto il colonnato del Santuario della Madonna delle Laste, sul marciapiede di via Stoppani e all’ingresso di un condominio in via Antonio Gazzoletti ho visto individui che, pur ipotizzando vissuti diversi, vivono un unico presente: l’assenza di speranza nel futuro.