Dopo la “tonca” ormai sono preparato a tutto…
Ho iniziato a fare politica e sono arrivato in Consiglio provinciale senza ricorrere a sotterfugi, senza essere al traino di qualcuno e senza raccomandazioni: di questo ne vado fiero perché sono convinto che sia la strada giusta da percorrere per non essere alla mercé di qualcuno e per poter essere libero di rappresentare con credibilità i cittadini che mi hanno votato.
La vicenda della raccolta e falsificazione firme per la quale mio malgrado mi trovo ad essere indagato assieme ad altre persone, rischia di sbriciolare questa credibilità ma soprattutto di umiliare la fiducia di tante persone che credono nella trasparenza e onestà del mio operato. E si sa che la fiducia è come un foglio di carta, una volta stropicciato non può tornare perfetto. Ed è questa la cosa che più mi preoccupa e mi fa male.
Quanto sto vivendo in questi giorni, mi sta insegnando che indipendentemente dalle mie intenzioni, non posso mai considerarmi al riparo da schizzi di fango annaspato da altri e che la credibilità è un patrimonio che si fatica a costruisce nel tempo ma si può perde per sempre con una singola giocata, anche se a condurre il gioco sono altri. In politica non si può idealizzare nulla e per assurdo anche una nuvola può sporcarsi di fango.
Spero tanto che l’evolversi di questa vicenda possa presto restituire alla gente la certezza che il loro voto era ben riposto. Io ne sono sicuro.
Claudio Cia
L’articolo sul quotidiano “l’Adige” del 3 giugno 2015:
L’articolo sul quotidiano “Trentino” del 3 giugno 2015:
L’articolo sul quotidiano “Trentino” del 9 giugno 2015:
L’articolo sul quotidiano “l’Adige” del 25 giugno 2015:
L’articolo sul quotidiano “Trentino” del 25 giugno 2015:
La mia lettera sul quotidiano “Trentino” del 28 giugno 2015 con il commento del direttore Alberto Faustini: