Quella della gestione dei rifiuti è sicuramente un tema molto sentito dalla popolazione e che si fonde anche con le questioni riguardanti il degrado urbano.
La raccolta differenziata è indubbiamente una grande conquista che va portata avanti con convinzione e che non va messa in discussione. In città sono però sempre più evidenti problemi che riguardano la gestione della raccolta. Non è pensabile ad esempio che in centro città alle 10, magari durante il giorno del mercato, le vie del centro siano ancora disseminate di sacchi azzurri, così come le principali vie della città, dove è possibile in alcuni casi trovare chi aspetta l’autobus circondato dai sacchi di spazzatura. Va bene ottimizzare i costi dell’ente gestore della raccolta, ma possibilmente questa andrà resa più aderente alla realtà di una città turistica.
Un aspetto che interessa i cittadini sono indubbiamente i costi: una migliore qualità della raccolta differenziata dovrebbe far diminuire il costo della raccolta, perché una buona parte del materiale differenziato può essere venduto e riutilizzato, ma non si capisce come mai invece per il cittadino i costi siano in continuo aumento. Oltre a questo sui cittadini sono state imposte ulteriori spese per organizzare singolarmente o come condominio gli spazi dove conferire i rifiuti prodotti, possibilmente recintati, per evitare che altri li usino come discarica occasionale e prevenire così le multe e la rimozione dei cassonetti.
Non dimentichiamo inoltre che nonostante ai cittadini da alcuni anni è addebitato un importo forfettario annuo su calcoli presunti anziché effettivi di volume di rifiuto residuo prodotto, il Comune non ha previsto la dotazione dei sacchi Tares in formato 15 litri anziché 30, nonostante il 39% delle famiglie della città sia composta da un solo individuo costringendo così ad acquistarne a parte. Forse è anche per questo che assistiamo ad un incremento di rifiuti abbandonati lungo strade, rampe e via dicendo a testimonianza come i costi sempre più elevati imposti al cittadino e la politica del pugno di ferro sono incompatibili con il senso di civiltà proprie che ha sempre contraddistinto la nostra terra. E’ chiaro che se questo tema bisognerà lavorare molto, perché la presenza di rifiuti in ogni dove lascia intendere che Trento ha smarrito la propria identità.
Il fatto che lo stesso Andreatta abbia ammesso che c’è la necessità di una “squadra speciale” contro il degrado conferma che questo non è una percezione di alcuni, ma ha raggiunto livelli tali da non poter più essere ignorato… neanche a volerlo.