Sono stato contattato da più cittadini del Trentino che aspettano con ansia il reddito di inclusione avendo già presentato domanda negli uffici di competenza che si rimpallano la responsabilità dell’assenza di risposta (Comunità di Valle, Inps, Agenzia APAPI).
Sembrerebbe che il vero ostacolo sia ancora la definizione dell’ente che deve effettuare l’erogazione del suddetto assegno. Da fonti interne pare che per definire l’ente erogatore, l’incontro tra gli enti interessati, non avverrà prima del mese di giugno. Nel frattempo i disoccupati e gli aventi diritto, che giacciono in situazioni difficili, incorrono anche in problemi psicologici che possono anche sfociare in disperazione e soluzioni estreme che non hanno più bisogno di integrazione al reddito, vedendo come irraggiungibile l’opportunità promessa di sostegno al reddito e contrasto alla povertà.
Premesso quanto sopra, si interroga l’Assessore competente per sapere:
- se corrisponde al vero quanto riferitomi dai cittadini ed esposto in premessa;
- se è stato stipulato l’accordo che definisce l’ente erogatore del reddito di inclusione;
- con risposta affermativa alla domanda n. 2, chi è l’ente erogatore e da quando decorre l’erogazione dell’assegno?
- con risposta negativa alla domanda n. 2, è già stata fissata la data della stipula dell’accordo?
A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.
Cons. Claudio Cia