Gli anziani di Trento e delle valli ricordano e parlano così, con nostalgia, di Piazza Dante: era il cuore della città, il giardino dei bambini e delle famiglie, punto di riferimento per quanti arrivavano a Trento con treni o pullman e per quanti partivano dalla città. Era la carta d’identità della nostra città che allora, nei suoi palazzi e vie, non era vestita a nuovo come appare oggi.
Abitata da cigni e anatrelle che si specchiavano nel limpido laghetto e miriadi di volatili che cinguettavano. Nella buona stagione il buon Celva (personaggio caratteristico e amato dai bambini) percorreva i viali con un piccolo calesse colorato trainato da un asinello: la gioia di tanti bambini. Le aiuole di una bellezza impeccabile, sempre rinnovate, i viali tirati sempre a festa con il ghiaino bianco e prati sempre verdi: un sostare che riempiva gli occhi e il cuore. Un custode dell’amministrazione comunale vigilava per tutte le ore del giorno e si intratteneva gioviale con famiglie, bambini e passanti. A quanti si affacciavano sulla piazza e percorrevano il listone centrale, opera dell’ingegnere capo del comune Massaro, non potevano non percepire che questo suolo è italiano: Dante lo dice con somma maestà. La villetta liberty occupata dagli uffici “Sit” era frequentata giornalmente dai cittadini.
Certo, in altri tempi i sindaci di Trento, Piccoli e Benedetti, dopo la santa messa delle ore 11 in Duomo, percorrevano in bicicletta i giardini di piazza Dante insieme al capo del servizio giardini signor Bazzanella e il loro stipendio era piccolo piccolo.
Abbiamo perso il senso della bellezza! E quando la bellezza se ne va, subentra il degrado. È quanto, oggi, è costretta a subire Piazza Dante nonostante la presenza delle più importanti sedi istituzionali, le stazioni, il Tempio Civico di San Lorenzo e il grande Hotel Trento. Perché devono succedere queste cose a Trento? Cosa ha fatto l’amministrazione comunale in questi ultimi tempi, perché ciò non avvenga? Vista anche la previsione della nuova destinazione d’uso della palazzina liberty ora in grave degrado, si auspica vengano rapidamente risolte le problematiche del parco, affinché la futura realtà non cozzi con quanto si ricordano i nostri anziani.
Premesso quanto sopra il sottoscritto consigliere propone al Consiglio Comunale di impegnare il signor Sindaco:
- ad individuare soluzioni per liberare dal degrado e per restituire alla città questa importante Piazza destinandola a partire dal 2011, ad esempio, a sede delle seguenti attività: manifestazioni a margine delle Feste Vigiliane, piazza dei sapori, autunno trentino, mercato contadino, mercatini di Natale, mercatino dei gaudenti, festa dei popoli, concerti…
- a rendere tale piazza appetibile alle famiglie curandone l’aspetto di vero e proprio giardino anche con la creazione di piazzole per il ristoro (tavole e panche) e il potenziamento dello spazio riservato a parco giochi per bambini;
- ad adoperarsi seriamente per trasmettere alla gente la certezza che tale piazza è stata messa in sicurezza e che la presenza dei vigilanti ne sono una garanzia;
- a valutare l’opportunità di demolire, anziché ristrutturare, l’attuale edificio chiuso ex APT per far sì che dal parco si abbia completa visione su via Alfieri e sulla facciata dell’ex convento dei gesuiti. Questo darebbe forza al parco risultando quali unici manufatti sullo stesso, il monumento a Dante e la palazzina Liberty e nello stesso tempo si renderebbe lo stesso “trasparente” eliminando anfratti e zone oscure che inducono all’uso improprio del sito.
Se questa Piazza verrà messa in condizioni di vivibilità, pulita per 365 giorni all’anno, ciò che è contrario, ovvero il degrado, si annulla.