In forza a Dolomiti Energia per un affiancamento, dalle 9 alle 12, agli operatori della raccolta rifiuti e lo spazzamento strade, secondo una voce accreditata, su richiesta della Provincia da lunedì prossimo verranno “assunti” 34 richiedenti asilo, per un compenso netto di 150 euro mensili, oltre alla scontata copertura delle spese di vitto e alloggio.
Una operazione travestita da integrazione che va a sollevare la rabbia e lo sconcerto di chi, magari disoccupato da tempo, non sa come far quadrare il bilancio famigliare. Un fatto che se acclarato, come si presume sia, è di una gravità inaudita e solleva una rosa di domande, oltre che evidenziare una sequela di contraddizioni, alle quali questo Governo della sinistra ci ha purtroppo abituati.
Possiamo chiamarlo un tentativo maldestro di interpretare il decreto Dignità, ma utilizzare manodopera a basso costo in una Azienda che, pur con fatturati da capogiro, da anni non assume più nessuno, assomiglia piuttosto a una forma subdola di schiavitù e odora di meschino per l’approfittare di una condizione di estrema precarietà, soprattutto esistenziale, sfruttata ai fini di appianare evidenti carenze di organico senza pagarne il costo.
Si colgono due piccioni con una fava, si collocano i richiedenti asilo occupandoli per lo meno al mattino, togliendoli dalle strade (bene) e se ne trae pure un vantaggio andando ad aumentare il valore sociale del servizio di Nettezza Urbana assieme al Pil. Complimenti! Ma dove sta la dignità della persona? E poi chi paga questi 150 euro? Forse è il momento di dire che la sinistra non sa più cogliere il volto umano della società che è chiamata a governare, se mai lo ha saputo fare.
Cons. Claudio Cia
L’articolo sul quotidiano “l’Adige” del 15 luglio 2018:
L’articolo sul quotidiano “Trentino” del 17 luglio 2018:
L’articolo sul quotidiano “l’Adige” del 17 luglio 2018: